L’ABC dell’apocalisse lenta

di BlackHoleSun, 19/11/2008

ABC, Asian Brown Cloud: è una nuvoletta che si estende per 16 milioni di chilometri quadrati ed è ha uno spessore medio di 3 chilometri, si estende dall’Asia meridionale, al sud-est asiatico fino alla Cina. Gli ingredienti principe questa meraviglia del cielo sono ossidi di azoto, monossido di carbonio, anidride solforosa e altre leccornie tossiche frutto del brucia e distruggi che tanto ci piace.

La scorsa settimana l’UNEP, il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, ha diffuso un nuovo rapporto, secondo a quello della scoperta dell’ABC alla fine dei ’90. La novità è che paradossalmente dovremmo dire grazie a questa nuvola di merda gassosa: senza di lei e il suo “effetto filtro” che assorbe la luce solare, gli scienziati che fanno capo al professor Veerabhadran Ramanathan, dell’istituto di oceanografia di La Jolla, California stimano che la temperatura del pianeta salirebbe di due gradi centigradi, oltre la soglia di tolleranza.

Nessuno si farebbe meraviglia se qualche imbecille, facendo leva sul “miracolo del filtro”, non punterebbe ad estenderla a tutto il globo per proteggerci dal surriscaldamento. E in Italia di cretini dotati di intelligenze manipolatrici simili ne abbiamo a quintali.

Ma qui c’è poco da scherzare. Marina Forti, sul Manifesto di sabato 15 novembre, scrive:

La nuvola minaccia direttamente la salute di centinaia di milioni di persone: in città come Pechino e Shanghai, New Delhi in India e Karachi in Pakistan assorbe tra il 10 e il 25% della luce. [...] L’impatto sulla salute umana è evidente: nel rapporto si stima che 340mila morti all’anno nelle sole Cina e India siano attribuibili a malattie respiratorie e cardiovascolari dovute all’inquinamento atmosferico esterno. La nuvola inoltre modifica gli equilibri atmosferici [...]. Un impatto diretto sull’agricoltura: lo studio stima che i raccolti possano diminuire fino al 40%.

Chi ha orecchie per intendere, intenda. L’apocalisse è lenta, cavalca lumache, non cavalli ultraterreni, soffia nell’aria che respiriamo.

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