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Streghe
di Lukha B. Kremo
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L’incantesimo comincia.
La nebulosa di colori mi ronza in testa. Sciami di sensazioni, lo scroscio di minute emozioni. E comincio a sentire la coscienza di Gisla, i suoi agrodolci timori, il salato della sua intelligenza, il pungere piccante delle sue ire, la dolcezza delle speranze; un'aspersione che è il suo abbandono. Il reciproco abbandono.
Oh Gisla, labirinto di sensualità, spirale d’emozione…! Lentamente i nostri amori/umori si confondono, si sciolgono nella tavolozza delle nostre menti. Provo le tue insolite passioni, le fobie allusive, i desideri irreali; e il profumo profondo si mescola con quanto ho da offrirti. E tu, amore, stai provando le mie sensazioni più segrete, i miei futili credo, i colori più nascosti uniti ai tuoi in questo grande e fantastico incantesimo.

L’esperimento ha preso avvio.
I cervelli di Gisla e Andrea sono connessi. Il sistema esegue milioni di operazioni al secondo, controlla i flussi, la modulazione, effettua la miscelazione mediante funzioni complesse, e infine demodula creando un nuovo flusso.
I corpi delle due cavie, amanti nella vita reale, sono distesi obliquamente nella sala operatoria; emettono flebili spasimi nervosi. L'attività dei gangli, delle sinapsi e degli assoni è sopra la norma, l'elettroencefalogramma riferisce della fase REM più turbolenta, il sognoscopio simula indistinte sagome multicolori, un puntino sonoro decide il trascorrere del tempo, dividendolo in minuti secondi. Il neurochirurgo attende, origlia e ispeziona con gli occhi sgranati gli strumenti e i display del sistema.
Poi il sognoscopio mette a fuoco la corolla violacea di un fiore che si schiude. I petali si sfaldano, rivelando lo stame e il gineceo, che a loro volta si aprono formando la lunga serie di un frattale di tipo Julia.
L’operazione prosegue.

Quando decisi di unirmi mentalmente ad Andrea fu quasi per rabbia. Il mondo ci accettava con ipocrisia. Nessuno amava la nostra relazione. “La gente non ci vuole, Andrea, la gente ci vuole separare”, le dicevo. Così accettammo.
Ora siamo una persona sola, divisa in due corpi, abbiamo la stessa mente, identica. Siamo dei gemelli cerebrali, proviamo le medesime sensazioni, le emozioni, i pensieri, abbiamo la stessa intelligenza, persino gli umori sono uguali. Siamo una persona con due corpi separati. E la gente ci chiede cosa proviamo, se siamo telepatici, se ci sentiamo veramente una persona ubiqua.
Ubiqui, telepati, interessanti, sì, ma la gente non ci ha ancora ammesso al club dei normali.
Allora accettammo, e adesso ne subiamo le conseguenze, Andrea, amore mio, ma non sono gli orologi che controllano il tempo e non basta far girare le lancette in senso antiorario per tornare indietro.

L'intervento sarà realizzato nelle sale operatorie del Policlinico a cura dell'equipe del Dr. Bercy. L'esperimento consisterà in due operazioni nuove per la storia della medicina, in particolare della neurochirurgia plastica. La prima effettuerà una connessione wetware tra i cerebri dei pazienti che ne consentirà il mixing chimico. La tipologia e la quantità delle molecole saranno catalogate e immesse nel cervello contrapposto. L’innesto di un superclitoride erettile fino alla misura di un pene in entrambe le vagine delle pazienti sarà la seconda operazione.

L'incantesimo è appena finito amore, ora mi sento come te, io sono Gisla, tu sei Andrea, e viceversa. Amore, ero io che possedevo questo corpo, quello di Andrea, o tu? Ho la vaga sensazione di non essere più me stessa, come prima, del resto. Oh Andrea, voglio dire, Gisla, ora ciò non importa più. L'incantesimo è compiuto.
Le unghie delle dita scivolano solleticando le piccole labbra, i seni si schiacciano reciprocamente, le pieghe carnose delle nostre labbra si sfregano e le lingue si attorcigliano complici.
Adesso finalmente la gente ci accetterà per quello che siamo, due amanti, una coppia d’innamorati, vero? E non due streghe lesbiche!

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