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MessaggioInviato: mercoledì 26 marzo 2008, 17:57
da dottoreinniente
"connectionist" è stato detto? :roll:

MessaggioInviato: mercoledì 26 marzo 2008, 19:18
da Evertrip
Logos ha scritto:
Antares666 ha scritto:Mi piace Junctionism. Senza alcun dubbio è meglio di Joatism.


Ehm.. Carissimo Antares.. mi si arrotola la lingua.. :)

L.


Spè, prova a pronunziarlo da anglofono però: giun k-scion ism

MessaggioInviato: sabato 10 maggio 2008, 19:44
da X
Carissimi,

il tempo del sondaggio è ormai scaduto da qualche settimana. Mi scuso con voi se intervengo solo adesso. L'esito sembrerebbe piuttosto chiaro, ma adesso vi chiedo di confrontarlo con un suggerimento arrivatomi da più parti, soprattutto da gente che per lavoro (editoriale) bazzica la lingua di Albione. Secondo questi autorevoli consigli, sarebbe preferibile rinunciare al riferimento vanvogtiano e optare per un più intelliggibile, al giorno d'oggi, connectivism.

Come a dire, il sondaggio è stato un gioco... :roll: Ci sono obiezioni in merito?
X

MessaggioInviato: sabato 10 maggio 2008, 21:16
da zoon
nessuna. mi sembra un ottimo suggerimento. pur preferendo nextialism, direi che connectivism abbia riscontri pure nell'italiano, no? non siamo membri del connettivismo? :)

MessaggioInviato: sabato 10 maggio 2008, 22:04
da dixit
Nessuna obiezione. Il caso è chiuso, ispettore :D

MessaggioInviato: sabato 10 maggio 2008, 22:39
da dottoreinniente
Doc appoggia Connectivism! Come dice pure zoon, internazionalizza il movimento ma al tempo stesso mantiene stretto un legame "sonoro" con l'italiano.

Buone cose a tutti! Doc.

MessaggioInviato: sabato 10 maggio 2008, 23:14
da X
Okay, ho provveduto ad aggiornare la voce su Wikipedia.

Buon week-end a tutti!
X

Re:

MessaggioInviato: lunedì 7 luglio 2008, 19:03
da E=mc²
Ro ha scritto:tanto più che il riferimento a Van Vogt resta evidente.

Quoto e riquoto!

Re: Nexialist o Nextialist?

MessaggioInviato: martedì 8 luglio 2008, 9:27
da Antares666
Tra l'altro sto leggendo il libro di Van Vogt (ho da poco superato la metà), e il Connettivismo che vi è descritto non sembra avere alcuna somiglianza con il nostro Movimento. Il connettivista Grosvenor non trasmette idee e si occupa soprattutto di ipnotismo, di macchine per l'apprendimento nel sonno, di risonanza cerebrale, insomma, di tecniche di suggestione (non sempre etiche). Non trovo neppure un riferimento a un autentico contatto tra discipline che vada oltre il far parlare un archeologo con un chimico. Per contro, il connettivista di Farmer, il "joat", è uno scienziato che si occupa davvero di connettere discipline diverse con il solo ausilio della sua conoscenza. I risultati che ottiene sono però scadenti, dato che è costretto ad operare in un regime teocratico così rigido da far impallidire gli Ayatollah.
Un caro saluto a tutti
Antares

Re: Nexialist o Nextialist?

MessaggioInviato: martedì 8 luglio 2008, 13:12
da dixit
E Nexturian? :lol:

Re: Nexialist o Nextialist?

MessaggioInviato: martedì 8 luglio 2008, 13:25
da Antares666
Or della fine, direi che la soluzione più logica e sintetica, e che per giunta suona meglio è adottare il termine joat, almeno in forma colloquiale.

Re: Nexialist o Nextialist?

MessaggioInviato: mercoledì 9 luglio 2008, 14:36
da X
Però joat, per quanto stringato, a quante persone risulterebbe comprensibile in maniera immediata?

Connettivista e la sua variante inglese aggiornata ai tempi hanno un radicamento più solido nell'esperienza di tutti i giorni. Viviamo dopotutto in un mondo connesso.

Per tornare a van Vogt, ovviamente bisogna tenere conto degli anni in cui venne scritto. Una fiducia positivista nelle sorti della scienza, della tecnica e delle loro applicazioni per il futuro dell'umanità serpeggiava tra gli scrittori di SF, ispirati dalle direttive di Campbell. Trovo abbastanza naturale che van Vogt abbia voluto immaginare la "trasformazione" in discipline scientifiche di dottrine ritenute eretiche (se non sbaglio, c'entrava anche la psicanalisi).

E' chiaro che il connettivista Grosvenor non c'entra molto con i connettivisti che bazzicano questo forum. Lui era un connettivista di mestiere. Noi lo siamo per gioco... :wink: Scherzi a parte, non credo che ci sia bisogno di richiamare la distinzione che già facevamo tempo fa tra "scienza" e divulgazione da una parte, e "arte" e fiction dall'altra.

Il Connettivismo è un movimento letterario. Per la militanza c'è l'Accelerazionismo (ma anche quello, se vogliamo fargli le pulci, ha poco a che vedere con Zelazny).

Un caro saluto,
X

Re: Nexialist o Nextialist?

MessaggioInviato: venerdì 11 luglio 2008, 11:21
da zoon
staremo mica esagernado? :D

Re: Nexialist o Nextialist?

MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2008, 18:26
da cyclodrone
Da profano dico la mia ... NEXIAL e basta !? :roll: Non si impunta il labiale sulle "T" è sciolto, corto e facile da ricordare...

Penso che un nome debba per prima cosa "evocare" e non per forza avere una immediata significanza, le spiegazioni possono venire anche dopo, "nei sottotitoli "...ma ripeto.. son profano..e solo un membro simpatizzante ;))

Dietro al nome evocativo senza significanza, ci puo' essere tutto il mondo che la creatività vi può costruire intorno, perchè quindi "incasellarlo sul nascere" ?

Chi ha provato l'esperienza del "nulla pieno di tutto" ? Un nome porta "l'essenza" in esistenza fenomenica, e se questa esistenza fenomenica fosse insondabile, mi vengono in mente i Koan della tradizione buddista.. Trovarne il significato ultimo implica un lavoro, non è in questo che il connettivismo trova le sue energie nella proiezione creativa verso una dimensione diversa ? Magari sto solo dicendo un mucchio di cazzate... Però questo è quello che io provo pensando al connettivismo. :lol:

Re: Nexialist o Nextialist?

MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2008, 20:40
da zoon
non esistono cazzate a priori, credo. ognuno pensa la sua a ragion veduta per cui è giusto parlare, proporre e vedere se c'è condivisione.

io il mio parere l'ho già detto a suo tempo e questa nuova interpretazione mi piace ma non convince del tutto; credo che comunque anche questo tuo nuovo rivolo possa suscitare discussione. chi si fa avanti?