X ha scritto:Non eravamo io e te, insomma, a confrontare i nostri punti di vista praticamente antitetici. E ciò che mi persuade di quanto dicevo qui sopra è proprio la convinzione che, tanto se mi fossi trovato io quanto se ti fossi trovato tu a dover controbattere a quegli argomenti, praticamente sarebbero venute fuori le stesse obiezioni e le stesse argomentazioni. Per questo insisto tanto sull'accuratezza della scelta degli ospiti.
X
In realtà sui temi trattati al dibattito dell'AstraCon io la penso esattamente come te, quantomeno sulle facili derive semi-immortaleggianti. Io sono estremamente critico sul reale potere evolutivo dell'uomo (ne ho scritto nell'ultima Ermetica), troppo forte l'ancoramento della biologia. Forse su questo punto siamo un po' distanti, per la me tecnologia dà strumenti che non impattano sull'essenza evolutiva umana. Lo dicevo anche (tra le critiche di Sosio) proprio all'Astracon.
Tuttavia mi piace sentire anche le opinioni di chi ha una visione più ottimistica (persino troppo) delle possibilità dell'uomo di migliorare se stesso.
By the way.. questo è un tema nostro Giò e ne parleremo davanti ad una birra quel sabato (e credo che quella volta non saremo in disaccordo).
Per il tema del dibattito. Io personalmente non amo molto i dibattiti degli autori e lettori di sf che parlano di sf, ci vedo sempre una circolarità chiusa e un autoreferenzialità che poi porta alle lamentele sul fatto che la sf non riesce ad uscire dal proprio piccolo cerchio di lettori. Mi ricordo alcune belle lettere di Dick in tal senso..
Io suggerivo il tema della vita quotidiana nel 2030 (hai ragione però.. perchè non già nel 2019..) per mostrare come l'inventiva della sf possa essere uno strumento utile, non tanto di previsione a là Nostradamus, quanto piuttosto di suggestione di paesaggi sociali, politici, culturali ed antropologici futuri che diventano poi naturalmente cartine di tornasole per osservare e approfondire i paesaggi attuali. Ti racconto un ipotetico futuro e nel farlo ti lascio fare tutti i confronti del caso con ciò che stai vivendo oggi.
Io non conosco Aldani (sai che sono un pessimo accumulatore di SF) ma effettivamente un tema cardine è che la SF nei paesi anglosassoni presenta autori meravigliosi da cui poter trarre suggestioni che in Italia stanno arrivando, un po' alla spicciolata ma arrivano.. le librerie di Belfast erano piene di meravigliosa sf.
Direi che però stiamo andando nella direzione giusta, abbiamo il brodo primordiale del dibattito, serve solo definire meglio e trarre da questa nebbia un bel pargoletto.
Come moderatore pensavi sempre a Sosio?
Ciao
alex