Quantsgoth

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Quantsgoth

Messaggioda zoon » giovedì 9 novembre 2006, 17:08

Quantsgoth

è il tentativo di definire le ombre energetiche propriamente appartenenti a universi quantistici, quelli sempre più aderenti a ciò che appare - ogni giorno di più - il reale fondamento dei nostri multiversi. Quantsgoth è il passo successivo al cybergoth, il passaggio da un linguaggio duale a un altro potenzialmente illimitato, un'ulteriore ridefinizione dell'analogico usando un ordine superiore, cercato tramite i dettami del Connettivismo. Così, la necessità di andare oltre, di aprire ancora una volta un altro orizzonte, si dispiega chiara e sterminata davanti ai miei occhi: necessità di illustrare l'universo quantistico attraverso l'oscuro.


Catartico

quando il buio cala sulla coscienza, e milioni di info vagano libere dal dualismo per assumere ognuna il proprio ruolo, in un coacervo di stati ben illustrati dalle condizione dei quanti.
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Messaggioda dixit » giovedì 9 novembre 2006, 19:18

L'imprevedibilità del mondo quantistico è affascinante. L'informazione può essere contenuta tutta contemporaneamente in un solo stato quantistico incerto.

Un giorno, quando riusciremo a trovare la formula che regola la meccanica dell'universo,
allora, andando a compiere la misura delle misure,
l'universo collasserà in un unico stato quantistico... e avremo almeno una certezza.
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Messaggioda zoon » venerdì 10 novembre 2006, 10:24

piuttosto penso che quel giorno sarà il portale d'accesso a nuove visioni, nuovi misteri, novi modi d'intendere l'esistenza.
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Messaggioda Antares666 » lunedì 13 novembre 2006, 12:38

La meccanica quantistica insegna che ottenere certezza non è una semplice impossibilità empirica dovuta a carenza di strumenti di misura idonei, ma è una impossibilità INTRINSECA. E' l'ontologia stessa ad abbattere i dogmi del determinismo. Per questo motivo una filosofia basata sulla quantistica è stata boicottata: troppo potente, devastante per le fragili menti morali di umani e preumani. Ma nonostante tutte queste precauzioni, ciò che i boicottatori temevano si è verificato: IO SONO QUI.
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Messaggioda X » domenica 26 novembre 2006, 16:08

zoon ha scritto:piuttosto penso che quel giorno sarà il portale d'accesso a nuove visioni, nuovi misteri, novi modi d'intendere l'esistenza.


Al di là di tutti gli improbabili per quanto immaginifici risvolti macroscopici di un'applicazione tecnologica della meccanica quantistica (dopotutto, a meno di non calarci noi stessi, in prima persona e fisicamente, nella dimensione microscopica subnanometrica non credo che potremmo apprezzarne appieno gli effetti), credo che il mondo dei quanti fornisca nuove utilissime chiavi di lettura della realtà, schiudendo un orizzonte ancora in larga misura inesplorato. Il paradigma olografico è figlio della rivoluzione quantistica, in fondo. E paradossi come effetto tunnel ed entanglement si prestano a una trasfigurazione visionaria di temi esistenziali (ci ho provato io stesso con La nuova specie e Viaggio ai confini della notte, scusate la citazione autoreferenziale... :oops: ).

A voler essere esatti (e qui contraddico quello che ho detto appena sopra :roll: ) un posto per apprezzare gli effetti quantistici esiste, nell'universo: nei pressi delle singolarità gravitazionali, dove gli effetti quantistici s'intrecciano alle leggi relativistiche su una scala accessibile all'uomo. O almeno, così pare... :wink:

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Messaggioda dixit » domenica 26 novembre 2006, 18:05

Non sono d'accordo con te.
L'uomo e la quantistica s'intrecciano già oggi più fittamente di quanto si sappia. O più fittamente di quanto la fantascienza sia al corrente.
Fenomeni di fisica quantistica applicata ci circondano ovunque, nella tecnologia, nella scienza, in natura. Il problema semmai sta nell'imparare ad identificarli e proiettarli in una dimensione futura. Purtroppo il mondo dei quanti è incredibilmente tecnico e qualunque scrittore voglia addentrarvisi deve fare lo sforzo di studiare di più. Non esistono solo l'effetto tunnel o l'entanglement. In realtà credo che la realtà superi la fs in questo campo, almeno per ora e di gran lunga. Ricordo che stanno iniziando a teorizzare i primi processi del viaggio nel tempo, dopo alcuni strani risultati ottenuti in laboratorio.

Invece, le singolarità spazio temporali, i buchi neri, mi sembrano alquanto inaccesseibili... emmm non si chiamano buchi neri per nulla. E le teorie a riguardo sono per l'appunto indimostrabili in qaunto non se ne può avere osservazione diretta. La gravitazione quantistica è ben lungi dall'essere una teoria definitiva, ci sono ancora troppi parametri incerti e troppe cose fumose :|
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Messaggioda X » domenica 26 novembre 2006, 18:20

dixit ha scritto:L'uomo e la quantistica s'intrecciano già oggi più fittamente di quanto si sappia. O più fittamente di quanto la fantascienza sia al corrente.
Fenomeni di fisica quantistica applicata ci circondano ovunque, nella tecnologia, nella scienza, in natura. Il problema semmai sta nell'imparare ad identificarli e proiettarli in una dimensione futura.


Beh, se ci limitassimo all'estrapolazione allora tanto varrebbe scrivere sui cellulari della prossima generazione, no? :roll:

dixit ha scritto:Purtroppo il mondo dei quanti è incredibilmente tecnico e qualunque scrittore voglia addentrarvisi deve fare lo sforzo di studiare di più. Non esistono solo l'effetto tunnel o l'entanglement. In realtà credo che la realtà superi la fs in questo campo, almeno per ora e di gran lunga. Ricordo che stanno iniziando a teorizzare i primi processi del viaggio nel tempo, dopo alcuni strani risultati ottenuti in laboratorio.


Ecco, su questo sono perfettamente d'accordo. Padroneggiare la materia scientifica è fondamentale, altrimenti si scrive fantasy e non fantascienza. Però resto convinto che i principi della meccanica quantistica si prestano molto meglio alla metafora che non alla pura proiezione futura. Intendiamoci, nell'economia della fantascienza l'estrapolazione è importante, ma non è tutto.

dixit ha scritto:Invece, le singolarità spazio temporali, i buchi neri, mi sembrano alquanto inaccesseibili... emmm non si chiamano buchi neri per nulla. E le teorie a riguardo sono per l'appunto indimostrabili in qaunto non se ne può avere osservazione diretta. La gravitazione quantistica è ben lungi dall'essere una teoria definitiva, ci sono ancora troppi parametri incerti e troppe cose fumose :|


Però ogni opera di narrativa si regge su regole molto semplici, dettate in sostanza esclusivamente dalla coerenza interna. Se prendo una teoria attuale, quindi non ancora confutata, e la spingo all'estremo, scrivo un racconto di fantascienza. Che poi sia bello o brutto, interessante o banale, quello dipende solo da me. :wink:

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Messaggioda Evertrip » domenica 26 novembre 2006, 21:01

dixit ha scritto:L'imprevedibilità del mondo quantistico è affascinante. L'informazione può essere contenuta tutta contemporaneamente in un solo stato quantistico incerto.

Un giorno, quando riusciremo a trovare la formula che regola la meccanica dell'universo,
allora, andando a compiere la misura delle misure,
l'universo collasserà in un unico stato quantistico... e avremo almeno una certezza.

La misura che se ne otterrà in risultato potrebbe essere lo stesso Dio.
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Messaggioda dixit » domenica 26 novembre 2006, 21:30

Con quella frase richiamavo l'idea proposta da alcuni secondo i quali l'universo è come un processo quantistico in corso la cui misura non sia ancora stata effettuata. Come negli esperimenti usuali, lo stato di un sistema, una volta misurato, collassa in un determinato stato della funziona d'onda.
Io facevo più che altro dello spirito :)
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