Pillole del basso futuro

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Pillole del basso futuro

Messaggioda zoon » giovedì 21 settembre 2006, 16:40

credo che, come inizio del dibattito, si possa partire dalla rubrica pillole del basso futuro, da me curata su fantascienza.com.

non è un autoincensamento, piuttosto un - secondo me - valido e rapido punto di partenza di un bel po' di argomenti accennati o in parte sviluppati altrove. stesso dicasi per le mie rubriche presenti su next, ovvero focus e zoom.

da qui in poi, si proverà a sviluppare un discorso dedicato per queste pagine: voi avete domande, osservazioni, qualsiasi cosa su questi articoli?
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Messaggioda X » venerdì 22 settembre 2006, 9:29

Anche per ragioni connesse al romanzo da poco concluso, mi sono trovato a portare avanti, negli ultimi mesi, una lunga riflessione su quale futuro tecnologico ci attende nell'imminente. Dato per scontato che l'elettronica (già da qualche anno ormai quasi ferma) raggiungerà presto il suo limite ultimo di evoluzione tradizionale, dopodiché presumibilmente andrà in ibernazione, mi sono convinto sempre di più che la prossima piccola rivoluzione riguarderà il lato informatico e in particolare il campo relativo alle interfacce (o agli interfaccia, come qualcuno preferisce :roll: ).

Se il passaggio a interfacce grafiche intuitive ha permesso l'esplosione dell'industria dell'informatica (tanto nel settore applicativo e dei servizi quanto in quello dell'intrattenimento), il prossimo balzo, magari verso interfacce multitouch multiscreen, potrebbe fornire i presupposti per la nuova grande rivoluzione. La quale, a mio modo di vedere, comunque non arriverà se si continua ad affidarsi alla tecnologia di base attuale (transistor e condensatori), ma potrebbe ricevere un'ulteriore decisiva spinta dalla messa a punto di processori "ibridi" quantistici. Non veri computer quantistici (quelli basterebbero da soli a sorreggere una nuova linea evolutiva della nostra società... :roll: ), ma processori che abbiano imparato a sfruttare aspetti nuovi (correlati alle dinamiche quantistiche) di tecnologie tradizionali (il caro vecchio silicio). Potrebbe essere questa una soluzione per temporeggiare e aiutare le grandi compagnie del settore (e i loro grossi interessi) a restare in sella ancora per qualche decennio.

Logico che quando i computer quantistici diverranno commerciali, lo status quo verrà inevitabilmente infranto e plausibilmente porterà nuovi attori sulla scena. Ma i computer quantistici hanno un difetto, a mio modo di vedere, che ne rallenta ulteriormente la messa a punto (oltre ai già noti problemi di coerenza che ho discusso a più riprese su NeXT e Fantascienza.com), ed è la necessità di una nuova tecnologia informatica, visto che il software tradizionale non riuscirà a gestirne le potenzialità nemmeno nella sua forma parallela attualmente inseguita da alcune società (tra cui la Hewlett-Packard). Con la nascita del computer quantistico si porrà il problema di inventare un software adatto per dialogare con esso, oltre a un software ausiliario per poter interpretare i protocolli di questa nuova "lingua" quantistica. Ma questa è una possibilità che tendo a collocare nel futuro non immediato, magari tra 20 o 30 anni.

Prima, come dicevo, ci toccherà arrangiarci. E se i progressi nel campo delle interfacce annunciati da diversi consorzi finanziati da enti governativi americani (con il Pentagono in prima linea) condurranno a breve a dei risultati concreti commercializzabili, la ricaduta che ne verrà potrebbe aiutarci ad ingannare l'attesa, tralasciando le prestazioni intrinseche dei processori (sempre additate - fino a pochi anni orsono - come il requisito di punta di ogni nuova generazione di computer) a favore di aspetti di contorno finora trascurati (continuiamo a usare mouse e tastiera proprio come 25 anni fa... :? ).

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi e qual è il parere dell'esperto :wink:

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Messaggioda Massimo Baglione » venerdì 22 settembre 2006, 17:49

Beh, ma finché Microsoft non crolla, dubito si possa pensare a seri aggiornamenti! :-)
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Messaggioda X » venerdì 22 settembre 2006, 21:12

Niente è per sempre, caro Massimo... 8)

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Messaggioda Massimo Baglione » sabato 23 settembre 2006, 9:01

Sicuramente.
Io credo che se non fosse esistita la microsoft, se Gates quel giorno fosse andato al cinema con la fidanzata, forse non saremmo ancora inchiodati su un PC potentissimo ma di concezione anni 70.
Ricordate il buon vecchio Amiga?
Un decennio avanti rispetto ai 486, e forse anche dei primi pentium. Purtroppo l'hanno stroncato.
Chissà cosa sarebbe oggi se fosse stato sviluppato come si deve.
Era bello anche programmarci su Amiga.... ehhh, bei tempi!
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Messaggioda zoon » sabato 23 settembre 2006, 14:21

lo scenario illustrato da X è devastante, ma plausibile. un cambio epocale che giustifica la percebile noia che comincia a serpeggiare nel mondo tecnologico: manca la novità assoluta, tutto sembra ormai prevedibile.
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Messaggioda X » domenica 24 settembre 2006, 13:44

Massimo Baglione ha scritto:Sicuramente.
Io credo che se non fosse esistita la microsoft, se Gates quel giorno fosse andato al cinema con la fidanzata, forse non saremmo ancora inchiodati su un PC potentissimo ma di concezione anni 70.


Sottoscrivo. :wink:

Massimo Baglione ha scritto:Ricordate il buon vecchio Amiga?
Un decennio avanti rispetto ai 486, e forse anche dei primi pentium. Purtroppo l'hanno stroncato.
Chissà cosa sarebbe oggi se fosse stato sviluppato come si deve.


Di sicuro non ci sarebbe bisogno di riavviare Windows ogni otto secondi e mezzo. Eh... che visioni di un futuro alternativo! :lol:

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Messaggioda X » domenica 24 settembre 2006, 13:46

zoon ha scritto:lo scenario illustrato da X è devastante, ma plausibile. un cambio epocale che giustifica la percebile noia che comincia a serpeggiare nel mondo tecnologico: manca la novità assoluta, tutto sembra ormai prevedibile.


Perché ormai siamo tranquillamente incanalati sui binari di un progresso controllato. Le novità ci vengono somministrate come obbedendo a una prescrizione medica, un tanto all'anno. A loro va bene così, riescono a prolungare la loro presenza sul mercato. Lo trovo quindi piuttosto naturale.

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Messaggioda Massimo Baglione » lunedì 25 settembre 2006, 15:11

Vero.
Però l'Amiga ce l'ho come emulatore eheheh
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