Creata in laboratorio la prima forma di vita artificiale: e' un batterio che e' stato trasformato dalla sua specie in un'altra specie attraverso un trapianto totale di Dna. Il cambio di identita' e' stato annunciato su Science e presentato in teleconferenza da Craig Venter, lo scienziato-imprenditore che nel 2003 ottenne il sequenziamento del Dna umano. Il suo gruppo di ricerca, che opera nel Craig Venter Institute di Rockville nel Maryland, e' riuscito a trasferire il Dna nudo (senza proteine) di un batterio in un altro. In pratica gli scienziati hanno prelevato il patrimonio genetico del microrganismo unicellulare chiamato Mycoplasma mycoides, lo hanno purificato e lo hanno trapiantato (1 milione di paia di basi in tutto) in una specie vicina, il Mycoplasma capricolum. Il batterio ha cosi' cambiato identita', trasformandosi nel suo donatore. Virtualmente questa scoperta potrebbe aprire la strada alla produzione di nuove specie di vita artificiale. Produrre cellule viventi a partire da genomi sintetici apre la strada al 'sogno' di manipolare l'intero di Dna. Un passo significativo e inatteso', ha detto il biologo molecolare Robert Holt del Michael Smith Genome Sciences Centre di Vancouver, Canada. Il successo dell'esperimento resta un mistero per gli stessi scienziati che dichiarano di non sapere esattamente come questa tecnica si possa adattare ad altri microbi. Tuttavia 'e' un passo necessario per creare la vita artificiale' si legge su Science. Creare un genoma sintetico potrebbe permettere ai ricercatori un giorno di sviluppare microrganismi utili per produrre biocombustibili, mangiare le sostanze tossiche, sequestrare anidride carbonica e altre applicazioni. Nel futuro i ricercatori guidati da Craig Venter hanno come obiettivo arrivare a creare un intero cromosoma completamente sintetico. Per questo tipo di organismi la scienza ha gia' creato un nome: Synthia, dalla parola inglese ''Syntethic''.
[Letto su Repubblica.it]