Etica e Politica
Inviato: martedì 26 settembre 2006, 13:30
Credo che il dibattito innescato in questi giorni dall'appello di Welby per la ridiscussione parlamentare dell'eutanasia ci fonisca uno spunto valido per cominciare a parlare anche in questa sede di questioni etiche e "intrusioni" politiche.
Come ha saputo dimostrare lo scorso anno in occasione del referendum sulla procreazione assistita, la classe politica italiana (ma non ne farei una questione di bandiere e/o confini, come dicevano gli antichi tutto il mondo è paese) è capace delle più audaci bassezze. Non ultima quella appunto di boicottare un referendum, che per un cittadino dovrebbe essere - in una repubblica ideale, per lo meno - il momento di massima espressione dei propri diritti e doveri politici. Strumentalizzare temi che per natura si prestano a varie forme di strumentalizzazione (non solo politica, ma anche e soprattutto etica - anche se di un'etica distorta - e religiosa) è d'altro canto una pratica che accomuna un po' tutti gli schieramenti dell'emiciclo parlamentare.
Per questo credo che sarebbe interessante parlarne in questa sede. Le implicazioni di simili lotte hanno a che vedere con una molteplicità di sviluppi, come il progresso scientifico e tecnologico del Paese e le libertà e i diritti del singolo individuo.
Dal mio umile punto di vista, ci tengo a rimarcare come l'eutanasia mi sembri di gran lunga una pratica più umana della vivisezione (in quanto coinvolge esclusivamente la persona del soggetto interessato, e non comporta alcun atto di violenza deliberatamente esercitato su altro essere vivente, cosciente o meno che sia), e che la ricerca sulle staminali e la fecondazione assistita siano settori decisamente meno frivoli e manipolabili dal carosello mediatico di quanto non lo sia la tanto vituperata clonazione.
Mi piacerebbe confrontarmi con voi su questi argomenti.
Pace e prosperità,
X
Come ha saputo dimostrare lo scorso anno in occasione del referendum sulla procreazione assistita, la classe politica italiana (ma non ne farei una questione di bandiere e/o confini, come dicevano gli antichi tutto il mondo è paese) è capace delle più audaci bassezze. Non ultima quella appunto di boicottare un referendum, che per un cittadino dovrebbe essere - in una repubblica ideale, per lo meno - il momento di massima espressione dei propri diritti e doveri politici. Strumentalizzare temi che per natura si prestano a varie forme di strumentalizzazione (non solo politica, ma anche e soprattutto etica - anche se di un'etica distorta - e religiosa) è d'altro canto una pratica che accomuna un po' tutti gli schieramenti dell'emiciclo parlamentare.
Per questo credo che sarebbe interessante parlarne in questa sede. Le implicazioni di simili lotte hanno a che vedere con una molteplicità di sviluppi, come il progresso scientifico e tecnologico del Paese e le libertà e i diritti del singolo individuo.
Dal mio umile punto di vista, ci tengo a rimarcare come l'eutanasia mi sembri di gran lunga una pratica più umana della vivisezione (in quanto coinvolge esclusivamente la persona del soggetto interessato, e non comporta alcun atto di violenza deliberatamente esercitato su altro essere vivente, cosciente o meno che sia), e che la ricerca sulle staminali e la fecondazione assistita siano settori decisamente meno frivoli e manipolabili dal carosello mediatico di quanto non lo sia la tanto vituperata clonazione.
Mi piacerebbe confrontarmi con voi su questi argomenti.
Pace e prosperità,
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