In questi giorni, come certamente saprete, vengono annunciati i premi Nobel per diverse discipline scientifiche. Interessanti le affermazioni nel campo della medicina e della fisica, entrambe annunciate tra ieri e oggi.
Il primo è andato a Andrew Fire e Craig Mello, cito testualmente da Repubblica.it, "per i loro studi sull'RNA interference, cioè il meccanismo mediante il quale alcuni frammenti di RNA a doppio filamento sono in grado di interferire (e spegnere) l'espressione genica. Nella motivazione per l'assegnazione del premio è stato sottolineato che i due ricercatori hanno scoperto un processo fondamentale per il controllo della trasmissione delle informazioni genetiche."
Il secondo invece ha premiato John Mather e George Smoot per il loro lavoro sull'origine di stelle e galassie. A dire il vero, non sapendone molto dei loro studi, dalle info che vengono date dai vari articoli sull'attribuzione del premio sembrerebbero interessare più le galassie, visto il metodo adottato, che le stelle, ma magari qualcuno più esperto di me ci aiuterà a chiarire l'enigma... Ad ogni buon conto, citando sempre Repubblica.it, "nella motivazione è sottolineato che i due scienziati sono stati fondamentali per il successo del satellite COBE poiché Mather, 60 anni, è un astrofisico che lavora al Goddard Space Flight Center nel Maryland, coordinò l'intero programma del satellite insieme a Smoot, 61 anni ora professore di fisica, che aveva la responsabilità maggiore della misurazione delle minime variazioni di temperatura della radiazione." Siccome le fluttuazioni nella CMB (la radiazione cosmica a microonde, comunemente detta radiazione di fondo) indicherebbero picchi di energia e materia, in molti ritengono che in corrispondenza di questi punti avrebbero avuto origine le prime galassie.
Trovo comunque che entrambi questi studi abbiano un loro intrinseco potere di fascinazione e possano servire a gettar luce sulle estrapolazioni per il prossimo futuro (terapeutico o semplicemente conoscitivo) dell'umanità.
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