Trapianto di braccia

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Trapianto di braccia

Messaggioda 7di9 » martedì 29 luglio 2008, 20:36

“Today a young man on acid realized that all matter is merely energy condensed to a slow vibration, that we are all one consciousness experiencing itself subjectively, there is no such thing as death, life is only a dream, and we are the imagination of ourselves. Here’s Tom with the weather.” Bill Hicks
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Re: Trapianto di braccia

Messaggioda Logos » giovedì 31 luglio 2008, 8:51

Il mio concetto di Postumanità è un altro.

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Re: Trapianto di braccia

Messaggioda E=mc² » giovedì 31 luglio 2008, 21:39

Ovvero?
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Re: Trapianto di braccia

Messaggioda Logos » venerdì 1 agosto 2008, 9:31

Esistenzialmente evolutivo.

L'innesto di arti (biologici o meccanici che siano.. poco importa) è, al massimo, biologicamente migliorativo.
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Re: Trapianto di braccia

Messaggioda zoon » venerdì 1 agosto 2008, 10:13

acuta risposta di logos... biologia ok, ma c'è altro.
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Re: Trapianto di braccia

Messaggioda Evertrip » venerdì 1 agosto 2008, 12:24

Logos ha scritto:Esistenzialmente evolutivo.

L'innesto di arti (biologici o meccanici che siano.. poco importa) è, al massimo, biologicamente migliorativo.

Condividiamo una stessa visione, dunque :)
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Re: Trapianto di braccia

Messaggioda E=mc² » sabato 2 agosto 2008, 10:30

Abbiate pazienza ma state parlando con un n00b... Non ho mica capito la risposta di Logos nel contesto della questione. In effetti non mi è chiarissima neanche quella di zoon......

Chi mi spiega un po' più dettagliatamente? :oops:
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Re: Trapianto di braccia

Messaggioda zoon » sabato 2 agosto 2008, 14:34

significa che non mi piace l'idea di fermarci solamente a un miglioramento strutturale dell'hardware che siamo; penso anche che il postumanismo debba passare per evoluzioni interiori, magari anche mistiche o trascendentali.
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Re: Trapianto di braccia

Messaggioda 7di9 » sabato 2 agosto 2008, 14:50

La notizia mi ha incuriosito perché ho pensato che soltanto 150 anni fa si usava l'etere come anestetizzante, e adesso invece si compiono trapianti così complessi, che possono ridare una vita normale a chi non vuole arrendersi davanti a degli handicap fisici tanto gravi. Cosa dobbiamo aspettarci dai prossimi 150 anni? La notizia non credo c'entri molto con il postumanismo, ha più che altro a che fare con i ricambi per la solita, confusa e imperfetta vecchia umanità. Però mi fa piacere che un semplice link abbia sollevato un dibattito sulla questione. Ovviamente mi ritrovo in totale accordo con Logos. L'evoluzione non è solo un problema di interfaccia: deve tendere al di là dell'illusione, del guscio, esplorare le arterie dell'invisibile, coscienza, spirito o in qualunque altra maniera lo si voglia chiamare. Avanzare sul piano dell'hardware senza conoscere i processi di iterazione uomo-matrice è un processo vacuo, totalmente inutile, destinato a sgretolarsi sotto i venti corrosivi dell'inevitabilità.

Un saluto connettivo,

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Re: Trapianto di braccia

Messaggioda Logos » giovedì 7 agosto 2008, 9:15

Che cosa è l'uomo e che cosa è il postumano?

Limiti, io vedo intorno a me solo limiti di una biologia opprimente ma insufficiente, di una realtà che si accartoccia contro il mio volere e lo annichilisce, vedo la mia tensione all'onnipotenza frustrata e impotente di fronte al noumeno che è sconosciuto ma (beato Dilthey) esistente nel suo essermi muro invalicabile.

Strumenti. Creo strumenti con cui tentare di ribellarmi ma sono solo marchingegni pressochè inutili contro un'ontologia che è(casualmente però caro Anteres e non manicheisticamente) contraria a me stesso e alla mia tensione all'infinta potenza.

Con le braccia, senza braccia, o con braccia trapiantate che odorano ancora di cadavere la mia esistenziale fotografia non cambia. Io resto creatura alla deriva in un mare di casualità imprevedibili, incontrollabili, inaspettabili: il mio dasein non muta.

Postumano è il sogno donchischiottesco di abbattere i mulini a vento della mia impossibilità essenziale.

Ciò che resta è semplicemente il vagare in questa Terra Desolata.

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Re: Trapianto di braccia

Messaggioda E=mc² » giovedì 7 agosto 2008, 10:40

7di9 ha scritto:Avanzare sul piano dell'hardware senza conoscere i processi di iterazione uomo-matrice è un processo vacuo, totalmente inutile, destinato a sgretolarsi sotto i venti corrosivi dell'inevitabilità.

Quoto e aggiungerei che tale scomposta avanzata ha causato il grave scollamento tra hardware e software della macchina umana, provocando una asimmetria velenosa che ha deformato l'aspetto complessivo dell' homo sapiens sapiens trasformandolo in homo sap sap (sap=stupido), tanto per stare sul leggero. In effeti la mia considerazione a questo riguardo è ben più pesante e, ad esempio, in linea con l'idea di Alan D. Altieri con il quale ho avuto l'onore e il piacere di fare una brevissima chiaccherata a riguardo. Lo scollamento o disallineamento ha portato ad una società profondamente malata. Basta guardarsi in giro per capire a cosa mi sto riferendo.

@ Logos: la tua risposta merita un approfondimento di terminologie che al momento mi sono ancora estranee. È tuttavvia un immenso piacere, per me, dover ampliare il mio database terminologico e concettuale per poter stare al passo. :D Dammi tempo di elaborare per bene e saprò rispondere in maniera adeguata. Per ora posso solo limitarmi a dire che, istintivamente, non posso non essere d'accordo con te!
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Re: Trapianto di braccia

Messaggioda 7di9 » giovedì 7 agosto 2008, 13:18

Siamo molto più che macchine di carne, noi tutti lo sentiamo, altrimenti non saremmo qui... Cosa siamo realmente (mai parola fu più ambigua) resta un interrogativo, ma vale la pena indagare, lasciando il (vano) progresso di facciata (sovrastrutture, maschere...) agli altri, a chi non capisce che la propria vista è solo una delle tante possibili generate (e generabili) dal caos. Io vorrei conoscere l'algoritmo alla base del caos, perché sono certo che ci sia. Conoscerlo non toglierebbe fascino alla scoperta, ne sono certo. Mi farebbe sentire invece parte integrata di un sistema caotico, e sarebbe sempre meglio che ricercare le mie radici morali all'interno di pensieri che inneggiano alla tolleranza, alla pace, ma che a conti fatti sono riflesso di istinti fagocitativi, biologici, decadenti. Mi fermo qui, altrimenti rischio di diventare noioso. :) I miei sono pensieri in libertà, e ringrazio Logos, E=mc2 e tutti gli altri per i potenti stimoli. Come sempre, è un immenso piacere navigare tra i memi del Connettivismo.

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Re: Trapianto di braccia

Messaggioda Logos » venerdì 8 agosto 2008, 11:27

7di9 ha scritto: a chi non capisce che la propria vista è solo una delle tante possibili generate (e generabili) dal caos. Io vorrei conoscere l'algoritmo alla base del caos, perché sono certo che ci sia. 7di9


Caro 7di9,

il Caos, il Caso, il Nulla, l'Assurdo, concordo con te che tutto si origna da lì e ogni esistenza è la fecondazione unica di infiniti spermatozio di possibilità. Tuttavia, caro Fratello in Seth, io dubito che vi sia un algoritmo che possa spiegare e ridurre a ordine conoscibili il Caso.

E se vi fosse sarebbe così ampio da coinvlgere periodi di tempo calcolabili in ere e quindi la vita del singolo ottuagenario resta e resterebbe semplicemente insensata.

Grazie a voi di aiutarmi a non uccidere le mie sinapsi.

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Re: Trapianto di braccia

Messaggioda zoon » venerdì 8 agosto 2008, 12:13

un algoritmo di matematica a noi sconosciuta, magari, esiste...
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Re: Trapianto di braccia

Messaggioda 7di9 » venerdì 8 agosto 2008, 13:13

Logos ha scritto:E se vi fosse sarebbe così ampio da coinvolgere periodi di tempo calcolabili in ere e quindi la vita del singolo ottuagenario resta e resterebbe semplicemente insensata.


Direi che il tuo pensiero non fa una piega. In questi casi, il pragmatismo è d'obbligo. Dispiegare teoremi o calcoli per delinera un simile scenario matematico - qualora dovesse esistere - sarebbe come tentare di comprendere il Sistema Solare attraverso la giornata tipo di un acaro, il cui orizzonte sensoriale è limitato alla superficie di un cuscino. E' un caso da postumani potenziati, non ho dubbi. Certo, se l'acaro fosse in grado di interfacciarsi con le particelle elementari dell'esistenza - qualcuno, oggi, le chiamerebbe stringhe - magari attraverso il sogno, una diversa singolarità, bé, chissà... ma questa è un'altra storia, tutta oscura, da scrutare, magari in un racconto di fantascienza.

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