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http://www.lescienze.it/sixcms/detail.php3?id=12803
Un retrovirus di 5 milioni di anni fa
Si è riusciti a riattivare una famiglia di HERV chiamata HERV-K (HML2), relativamente giovane dal punto di vista evolutivo
È vecchio di cinque milioni di anni il retrovirus di cui i ricercatori dell’Institut Gustave Roussy e del Institut André Lwoff hanno ricostruito la sequenza genomica. Secondo quanto riportato sulla rivista “Genome Research”, il virus, chiamato Phoenix, è l'antenato di una grande famiglia di elementi mobili del DNA, i trasposoni, alcuni dei quali hanno un ruolo importante nell'insorgenza di alcune classi di tumori.
I retrovirus infatti hanno un genoma costituito da RNA che, nella cellula dell'ospite, funge da stampo per la produzione di DNA che può essere incorporato nel genoma dell'ospite stesso. Phoenix appartiene a una sottocategoria di retrovirus chiamati HERV (human endogenous retrovirus) che inserirono propri geni nel genoma umano alcuni milioni di anni fa. Questi geni, in seguito, furono trasmessi di generazione in generazione e ora costituiscono circa l'8 per cento del genoma umano, anche se le mutazioni che si sono via via succedute li hanno in gran parte resi inattivi.
Thierry Heidmann e i suoi colleghi sono riusciti a riattivare una famiglia di HERV chiamata HERV-K (HML2), relativamente giovane dal punto di vista evolutivo. Inoltre, sono riusciti a dimostrare come Phoenix potrebbe formare particelle capaci di infettare cellule di mammifero in coltura, anche se l'infettività è molto bassa, probabilmente perché le cellule ospiti hanno evoluto meccanismi per resistere alla propagazione dei virus.