Nanotecnologie

Loro sono già qui.

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Messaggioda dixit » venerdì 16 marzo 2007, 15:10

zoon, ti giuro, non dai alcuna impressione di malignità o di estremismo. solo vorrei cercare di capire le visioni altrui, in maniera più approfondita. ad esempio, è vero che noi siamo nulla nell'universo, ma questo che significa? è forse un problema di dimensioni? di quantità di materia? ha ragione l'universo su di noi perché è più grande? davide ha sconfitto golia perché era più grosso? l'essere umano ha un cervello che nel corso della sua storia gli ha consentito di fare cose che stupiscono noi stessi umani, perché dal confronto con le altre creature viventi, che ci sono parenti, vediamo le differenze abissali. noi stupiamo noi stessi, siamo in grado di capire quali sono le nostre potenzialità, ameno in parte. e ci domandiamo cos'altro siamo in grado di fare. non credo sia corretta la visione di una umanità al tramonto e basta. preferisco pensare alla postumanità come un ramo che continua l'umanità, senza bruschi cambiamenti, che sarebbero traumatici e distruttivi. ma per progressione, analisi e sperimentazioni successive.
è vero che stiamo distruggendo il nostro mondo, è vero che se noi sparissimo dalla faccia del sistema solare nessuno ci rimpiangerebbe, ma, perdio, è proprio questo il punto: a chi dobbiamo renderne conto se non a noi stessi? e allora quali sono le conclusioni plausibili? chi ci vieta di cambiare linea comportamentale, tramite una scelta cosciente?
forse siamo stati abituati troppo a lungo a pensare che i singoli individui potenti e prepotenti vincano sempre. ma non è così. l'umanità è sopravvissuta sino ad oggi perché è stata in grado di evolversi e progredire con lo sviluppo di una cultura che si chiama civiltà: unione di individui simili tra loro con scopi comuni. questo è stato il vero successo evolutivo: la civiltà. aver capito che l'unione fa la forza.

dopo lunghe insistenze, un milione di e-mail di protesta al presidente della repubblica e altro, l'anno scorso abbiamo richiamato le truppe dall'iraq.
quest'anno abbiamo cancellato i costi di ricarica della telefonia mobile.
a volte vinciamo, magari con riserva, con fatica, ma è una ripresa, un risollevarsi, una rivoluzione pacifica. fatta da persone comuni che, dopo essersi informate, hanno deciso di unirsi al coro e chiedere. chiedere per avere indietro i loro diritti!
questa è una realtà. oggi siamo di fronte ad un bivio, se vogliamo: o soccombere a noi stessi, o apporfittare di quella fantastica novità della civiltà moderna: internet! l'accesso all'informazione globale, per tutti. informarsi per far valere i propri diritti. io sono convinto, che tra alti e bassi, tra sonnolenze e risvegli, qualcosa stia cambiando. la gente, i popoli si stanno informando. stanno capendo che possono cambiare le cose, costringere i potenti a dargli ascolto. volenti o dolenti. tramite una rivoluzione pacifica. con internet abbiamo cominciato. verranno nuove tecnologie ad aiutarci.
l'umanità e la sua discendenza hanno ancora una speranza, ne sono convinto.
è una scelta quella che dobbiamo fare: o con noi per noi, o da soli, allo sbando, relitti umani in attesa del vento che li consumerà.
dixit
 
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Messaggioda zoon » venerdì 16 marzo 2007, 15:46

il mio non è un discorso relativo, è assoluto: non è un problema di davide contro golia, perché davide era più piccolo di golia soltanto di qualche rapporto, non di infinità a cui è paragonabile l'umanità di fronte al cosmo più profondo, alle sue forze di cui non sappiamo nulla o quasi.
certo, se relativizziamo il pensiero in questione allora sì che si può dire che si sono fatte grandi cose nella storia della nostra razza; in ogni caso, non era ciò che volevo evidenziare, soltanto rendere evidente che non siamo nemmeno polvere e che se vogliamo innalzarci, al postumanismo e anche oltre, dobbiamo intraprendere enormi progetti, e non è per niente detto che ne usciremo vincenti.

alla luce di ciò, abbiamo l'obbligo di tentare tutte le strade possibili dell'evoluzione, anche quelle potenzialmente distruttrici della nostra genia, perché siamo al classico lascia o raddoppia; ma se decidiamo di lasciare dobbiamo essere consapevoli che rimarremo, inequivocabilmente, un nulla vagamente cosciente di sé. stiamo crescendo, è vero (ma non abbiamo convinto noi i governi sulla necessità di abbandonare alcuni scenari di guerra), però è la crescita - ripeto - di una formica rispetto alle sue compagne, e chi ha visto z la formica forse potrà capirmi al volo, con un lampo intuitivo.


spero di essermi spiegato meglio :)
zoon
 
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Messaggioda dixit » sabato 17 marzo 2007, 19:33

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