Sull'inutilità di tutti i politici

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Messaggioda Antares666 » lunedì 30 aprile 2007, 14:06

Mi rendo conto di quanto maligna e penetrante sia l'azione della Chiesa di Roma, visto che è riuscita a incuneare nelle genti la perniciosa equazione
CATTOLICESIMO = RELIGIONE.
In realtà esistono moltissime religioni di diversi tipi. Alcune larvate forme di spiritualità sono state identificate già nei Neanderthal. Sono di certo molto nocive quelle religioni che hanno un'idea positiva dell'universo, in quanto sviluppano teocrazia e dominano la società attraverso la politica. I politici anzi ne sono i vassalli e i valvassori, meri fantocci del mostro cesaropapista. Si cerca di tener nascosti quei modi di pensare che si fondano su basi del tutto diverse.
Una religione come il Manicheismo, che ha netta l'idea dell'universo come prodotto di un essere malvagio e ostile alla nostra autocoscienza, non ricercherà mai alcun coinvolgimento nella politica. Anzi, sarà una medicina per la società e un valido strumento di lotta contro la tirannide della pseudodemocrazia e dei media.
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Messaggioda Evertrip » lunedì 30 aprile 2007, 19:03

Antares666 ha scritto:Mi rendo conto di quanto maligna e penetrante sia l'azione della Chiesa di Roma, visto che è riuscita a incuneare nelle genti la perniciosa equazione
CATTOLICESIMO = RELIGIONE.
In realtà esistono moltissime religioni di diversi tipi. Alcune larvate forme di spiritualità sono state identificate già nei Neanderthal. Sono di certo molto nocive quelle religioni che hanno un'idea positiva dell'universo, in quanto sviluppano teocrazia e dominano la società attraverso la politica. I politici anzi ne sono i vassalli e i valvassori, meri fantocci del mostro cesaropapista. Si cerca di tener nascosti quei modi di pensare che si fondano su basi del tutto diverse.


Sono quasi d'accordo con te, ma dal mio punto di vista, la religione in sè è un danno permanente verso ogni mente che non possieda volontà: è un sistema di regole che nessuno riesce a comprendere come flessibili e soggettive, ma rigide e assolute. Ecco perché tramandare invece la spiritualità come stile di vita è molto più difficile da mandar giù, poiché le regole sono di libero artifizio del praticante, e questo accentua l'individualismo, che in fondo è il nemico principale della politica. L'anarchia, in fondo, è soprattutto un fattore spirituale, e ciò fa orripilare chi si trova in alto.
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Messaggioda Antares666 » mercoledì 2 maggio 2007, 8:31

Stiamo esprimendo in pratica idee molto simili. La politica si fonda su un'ingenua morale normativa neoplatonica, una forma di razionalismo che vede nell'universo il prodotto di un astratto Sommo Bene. In questo schema apollineo non solo l'individuo non ha alcun senso se non come ingranaggio in un meccanismo, ma non esiste alcun posto per il Male. Questo viene espunto, attribuito al libero arbitrio, e quindi negato alla radice. Visto che l'universo materiale è indubbiamente corruttibile e prodotto di demonismo, la morale normativa non può far altro che accrescere i problemi mentre si distacca sempre più dalla realtà delle cose, dal magma incontrollabile in cui ci troviamo immersi senza rimedio. Come risultato di questo processo, si assiste alla perdita di consistenza dello stesso Sommo Bene invocato dai politici a fondamento di ogni società. La felicità imposta ad ogni costo dal conformismo imperante è solo un aspetto del processo descritto. Per questo è necessario riaffermare l'individuo.
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