Anacronismi
Inviato: lunedì 14 gennaio 2008, 22:58
Ciao a tutti,
stesera, tornato un po' febbricitante dall'ufficio, mentre cenavo guardavo il tg, era quello della sette.
Per un momento ho avuto la sensazione di aver viaggiato nel tempo, precipitosamente in avanti e, poi, bruscamente indietro. Il presente si è confuso, fuso direi, col passato e col futuro e mi è sembrato di vedere in uno scorcio cosa è l'uomo.
La voce della giornalista è pacata, come se tutto fosse consueto, non s'avvede del paradosso.
Impostata annuncia che Pistorius, atleta sudafricano, non potrà partecipare alle olimpiadi di Pechino perchè avvantaggiato dalle sue protesi artificiali. Un uomo senza gambe non può correre in una competizione sportiva perchè la tecnologia è intervenuta sul suo corpo non solo "aggiustandolo" ma migliorandolo. Quanta fantascienza si fa vecchia con questa notizia d'oggi?
E la voce prosegue, sempre atona.
Domani i professori di fisica e di altre materie scientifiche della Sapienza di Roma, la principale università italiana, protesteranno contro la visita ufficiale di papa Benedetto XVI per lamentare lo scandalo, il sopruso del processo ecclesiastico a Galileo Galilei, protoscienziato del 1600.
La scienza italiana, nel giorno in cui il futuro apre le sue porte all'oggi, urla grida che vengono da un passato così remoto da essere impolverata storia?
Ed ecco precipitarmi in un passato vecchio di secoli, tra conflitti su massimi sistemi superati, dimenticati, arroccamenti su altipiani bellicosi erosi dal tempo, catapultati fra gorgiere e archibugi polverosi, dove persino il vapore sembra essere avveniristica sorpresa.
In un breve spazio di pochi minuti, ho viaggiato, ho toccato con le mie mani ciò che lggevo da ragazzo e che mai potevo creder vero, e poi sono cascato indietro, indietro, così indietro da non sembrare possibile.
E ora mi chiedo, dove è il presente in tutto questo?
Logos
stesera, tornato un po' febbricitante dall'ufficio, mentre cenavo guardavo il tg, era quello della sette.
Per un momento ho avuto la sensazione di aver viaggiato nel tempo, precipitosamente in avanti e, poi, bruscamente indietro. Il presente si è confuso, fuso direi, col passato e col futuro e mi è sembrato di vedere in uno scorcio cosa è l'uomo.
La voce della giornalista è pacata, come se tutto fosse consueto, non s'avvede del paradosso.
Impostata annuncia che Pistorius, atleta sudafricano, non potrà partecipare alle olimpiadi di Pechino perchè avvantaggiato dalle sue protesi artificiali. Un uomo senza gambe non può correre in una competizione sportiva perchè la tecnologia è intervenuta sul suo corpo non solo "aggiustandolo" ma migliorandolo. Quanta fantascienza si fa vecchia con questa notizia d'oggi?
E la voce prosegue, sempre atona.
Domani i professori di fisica e di altre materie scientifiche della Sapienza di Roma, la principale università italiana, protesteranno contro la visita ufficiale di papa Benedetto XVI per lamentare lo scandalo, il sopruso del processo ecclesiastico a Galileo Galilei, protoscienziato del 1600.
La scienza italiana, nel giorno in cui il futuro apre le sue porte all'oggi, urla grida che vengono da un passato così remoto da essere impolverata storia?
Ed ecco precipitarmi in un passato vecchio di secoli, tra conflitti su massimi sistemi superati, dimenticati, arroccamenti su altipiani bellicosi erosi dal tempo, catapultati fra gorgiere e archibugi polverosi, dove persino il vapore sembra essere avveniristica sorpresa.
In un breve spazio di pochi minuti, ho viaggiato, ho toccato con le mie mani ciò che lggevo da ragazzo e che mai potevo creder vero, e poi sono cascato indietro, indietro, così indietro da non sembrare possibile.
E ora mi chiedo, dove è il presente in tutto questo?
Logos