Il 7 settembre Giovanni Alemanno, sindaco di Roma (una delle città più importanti del mondo e medaglia al valor civile per la resistenza) colto da un inarrestabile attacco di demenza senile dichiara quanto segue:
Il movimento non fu il male assoluto a differenza delle Leggi Razziali promulgate dal regime fascista in Italia nel 1938
( fonte wikipedia)
Bè, signori miei, come diceva il Grande Bardo “ c’è del marcio in Danimarca”.
Forse il buon Alemanno, che tutto pare fuorché Grande Bardo, non è mai stato a Sant’Anna di Stazzema, Fossoli, Marzabotto; forse non ha mai gettato un’occhiata (certamente si è ben guardato dal farlo) alla lapide posta nella sala d’aspetto della stazione di Bologna; forse non ha mai camminato in Piazza della Loggia, forse, forse, forse…
Oggi, a conferma che il delirio di questo paese ha raggiunto livelli apocalittici, La Russa rilancia esaltando i repubblichini di Salò per aver combattuto con onore fino alla fine.
Bè. Signori miei, come diceva il Grande Bardo “C’è del marcio in Danimarca” anche se sarebbe più corretto citare l’anonimo che su un muro di Auschwitz scrisse” chi non conosce la storia è costretto a riviverla”.E con la scuola che ci ritroviamo le future generazioni la rivivranno quella storia.
Buon 8 Settembre a chi non dimentica.