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Dhalgren: il mondo fuori dai cardini

MessaggioInviato: giovedì 30 novembre 2006, 14:45
da X
2x0 ha postato un'eccellente recensione al libro-città di Samuel R. Delany, autore dalla statura titanica che da più di vent'anni, purtroppo, ha abbandonato le lande della fantascienza.

Questo che segue è il mio commento, perché un articolo su un'opera monumentale come questa non può che stimolare riflessioni e considerazioni.

La riflessione che chiude l'articolo è particolarmente illuminante, ma credo che vada contestualizzata. La totale (direi incondizionata) sfiducia nel genere umano non è mai stata un'idea che ha incontrato la mia passiva accettazione: non credo infatti che l'uomo sia un pericolo astratto, e quindi assoluto, per i suoi simili o per il mondo in cui vive. Lo diventa però in conseguenza di determinati fattori, come possono essere frangenti storici o condizionamenti antropologici imposti fin dalla nascita (i tabù, le verità rivelate, i dogmi, le imposizioni e i vincoli di quasi tutte le specie).

Abolire i vincoli di una morale, allo stato attuale, avrebbe disastrose ricadute, e su questo condivido le posizioni dell'immenso Delany. Altra cosa sarebbe invece abolire l'ordine come conseguenza dell'accettazione diffusa di una nuova disciplina morale, che sia scientifica, antropologica, umana.

Questo, almeno, il mio umile parere.


Leggete la recensione. Leggete Delany. Non ve ne pentirete.
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