Round Robin Story: Connessi!

Letture e recensioni dei racconti pubblicati.

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Messaggioda Evertrip » martedì 22 maggio 2007, 9:57

Darkyo ha scritto:Ad ogni modo, accogliendo le riserve, mi permetto di sostenere l'idea di evertrip con qualche variante: la sindone è una sorta di "manuale di istruzioni" alchemico per poter aprire la porta per un altro mondo. I nostri eroi attivano per sbaglio il congegno (il corpo meccanico di un Cristo elettrico) e finiscono catapultati in questo altrove...


Un CyberCristo in effetti mi stimolava...la mia idea però era di mettere nelle mani degli eroi solo la sindone...in tal modo si potrebbe mettere un alone di mistero sulla figura del Salvatore.

Ecco l'idea, costui potrebbe essere stato "semplicemente" un alieno-nephilim venuto anni fa, e la sindone una sorta di "tuta spaziale" che gli serviva per fare miracoli e viaggiare "annullando lo spazio". Una tecnologia aliena che può essere riattivata solo dalla tecnologia al vapore. Garibaldi e gli altri riescono a distruggerla e si fa la comune di roma come finale.

Questa a grandi linee come l'avevo pensata. Ragioniamoci insieme.
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Messaggioda Darkyo » martedì 22 maggio 2007, 14:44

Evertrip ha scritto:costui potrebbe essere stato "semplicemente" un alieno-nephilim venuto anni fa, e la sindone una sorta di "tuta spaziale" che gli serviva per fare miracoli e viaggiare "annullando lo spazio". Una tecnologia aliena che può essere riattivata solo dalla tecnologia al vapore.


L'idea del Cristo marziano è simpatica (in tal modo Gesù potrebbe essere stato il primo contatto: frainteso e finito come tutti sappiamo...).
La tecnologia aliena basata sul vapore, invece, non mi convince affatto. :roll:

Per quanto riguarda il finale, io propenderei per qualcosa di più "esplosivo" (non mi riferisco al nucleare... ormai mi sono rassegnato! :lol: ) e legato a quella che è la vicenda (la ricerca e lo svelamento del segreto). La Comune di Roma è intrigante ma politicamente poco credibile: un Regno d'Italia con una repubblica a Roma (ed eventuale deposizione del Papa) mi sembra eccessiva e poco "storica"... Più credibilmente, Garibaldi, mazziniano, avrebbe preferito una Repubblica su tutta la penisola... e magari il segreto potrebbe essere un "potere", un'arma politica fortissima, capace di destabilizzare la monarchia sabauda e di far pendera la bilancia verso la Repubblica d'Italia. Possibile eppilogo: il Presidente provvisorio del nuovo stato italiano (Mazzini stesso?) si accinge a firmare la Carta Costituzionale, ben sapendo che il segreto che giace nelle viscere di Roma, finendo in mani sbagliate, potrebbe spazzare via la nazione italiana e qualsiasi altro stato e impero europeo. [/quote]
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Messaggioda leobulero » martedì 22 maggio 2007, 16:08

ma per quale motivo degli anarchici e dei rivoluzionati dovrebbero difendere il Papa? infiliamoci un doppio fine o almeno un compenso economico! :wink:
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Messaggioda leobulero » martedì 22 maggio 2007, 16:50

Lol leggo solo adesso la Storyline proposta da X, Approvo in toto :wink:

Se non se ne dovesse parlare come personaggio però, a questo punto proporrei la soppressione del povero Passannante, visto che la sua posizione in difesa del Papa mi sembra uno spregio alla memoria anche in un racconto di fantasia :cry:
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Messaggioda Evertrip » martedì 22 maggio 2007, 16:54

Darkyo ha scritto:
Evertrip ha scritto:costui potrebbe essere stato "semplicemente" un alieno-nephilim venuto anni fa, e la sindone una sorta di "tuta spaziale" che gli serviva per fare miracoli e viaggiare "annullando lo spazio". Una tecnologia aliena che può essere riattivata solo dalla tecnologia al vapore.


L'idea del Cristo marziano è simpatica (in tal modo Gesù potrebbe essere stato il primo contatto: frainteso e finito come tutti sappiamo...).
La tecnologia aliena basata sul vapore, invece, non mi convince affatto. :roll:

No, leggi bene: ho detto tecnologia aliena + tecnologia al vapore. Quest'ultima (terrestre) potrebbe essere in qualche modo complementare della prima (aliena)

se l'idea del cristo-nephilim vi va, passo la palla a zoon per curare un eventuale finale-flashback, dove si viene a sapere tutta la verità attraverso un resoconto in priam persona del cristo.
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Messaggioda dixit » martedì 22 maggio 2007, 18:13

psichedelico :shock:
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Messaggioda Darkyo » martedì 22 maggio 2007, 20:13

leobulero ha scritto:ma per quale motivo degli anarchici e dei rivoluzionati dovrebbero difendere il Papa? infiliamoci un doppio fine o almeno un compenso economico! :wink:


La cosa non funziona molto bene.
Io sono per il menàge a trois: Garibaldi (i franco-piemontesi) contro l'esercito dello Stato della Chiesa contro l'esercito "irregolare" dei briganti di Crocco. Tutti contro tutti: un bagno di sangue e metallo!

Domande (come sempre):

Perché Crocco e Garibaldi decidono di invadere contemporaneamente Roma? Sono forse entrambi interessati al segreto? E perchè? (sto sempre più convincendomi che il segreto debba essere un'arma...o che la credano tale i nostri personaggi.)

Una questione interessante è quella dell'esercito pontificio: da reminiscenze scolastiche ricordo che la Chiesa era difesa dall'esercito francese (e infatti si aspettò la sconfitta di Sedan per la breccia di porta pia). Come spieghiamo il fatto che Napoleone III improvvisamente ritira il suo appoggio militare e anzi è proprio lui a colpire il Papato?

Idee (altre ancora!): il Papa sta per risvegliare il segreto (l'arma, il Cristo-alieno meccanizzato usato come arma... che ne so!) ma si rifiuta di condividerlo con l'imperatore francese. Ecco spiegata l'alleanza (segreta, perché quella ufficiale consta l'annessione del lazio allo stato italiano) tra Napoleone e Garibaldi.

Ma Crocco come fa a sapere del segreto (ricordiamoci: dovrebbe trattarsi del segreto più segreto dell'epoca!)? L'alleanza con un'altra potenza (magari proprio la Prussia) si rende a questo punto necessaria: ed ecco spiegata la potenza militare dei briganti che, in quanto tali, dovrebbero avere a malapena fucile e proiettili...

Scusate se sono verboso e puntiglioso, ma la difficoltà di una ucronia credo risieda nella credibilità e realizzabilità storica degli eventi descritti.
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Messaggioda X » martedì 22 maggio 2007, 20:30

dixit ha scritto:psichedelico :shock:


Infatti, un po' troppo forse. Prima di fare il punto, inviterei tutti i presenti a recuperare tutti gli ultimi messaggi, perché mi pare che vengano riproposte di continuo domande a cui già è stata data una risposta... :wink:

Appena pronti, iniziamo ad affillare le penne...

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Messaggioda X » martedì 22 maggio 2007, 20:45

Darkyo ha scritto:Perché Crocco e Garibaldi decidono di invadere contemporaneamente Roma? Sono forse entrambi interessati al segreto? E perchè?


A meno che io non sia diventato improvvisamente arteriosclerotico (ma c'è un post che attesta il contrario, quindi magari ho solo viaggiato indietro nel tempo) ho già risposto ieri sera a questa domanda... :roll:

:lol:

Darkyo ha scritto:Una questione interessante è quella dell'esercito pontificio: da reminiscenze scolastiche ricordo che la Chiesa era difesa dall'esercito francese (e infatti si aspettò la sconfitta di Sedan per la breccia di porta pia). Come spieghiamo il fatto che Napoleone III improvvisamente ritira il suo appoggio militare e anzi è proprio lui a colpire il Papato?


Anche questo era chiarito da qualche parte, ma a furia dei messaggi che si sono affastellati non ricordo più se nell'outline o nella storyline proposta per il racconto. Comunque: Napoleone III ritira il suo appoggio al Papa per agevolare il completamento dell'unità d'Italia, così da avere un nuovo alleato contro i prussiani... Proprio per prevenire quello che poi sarebbe successo nella storia, insomma... :wink:

Darkyo ha scritto:Idee (altre ancora!): il Papa sta per risvegliare il segreto (l'arma, il Cristo-alieno meccanizzato usato come arma... che ne so!) ma si rifiuta di condividerlo con l'imperatore francese. Ecco spiegata l'alleanza (segreta, perché quella ufficiale consta l'annessione del lazio allo stato italiano) tra Napoleone e Garibaldi.


In realtà, io credo se le cose fossero andate così il Papa avrebbe risvegliato il Cristo-alieno-oracolo-arma letale circa dieci anni prima, appena subodorati i piani dei garibaldini. Se non l'ha fatto, deve avere avuto le sue buone ragioni. Magari gli manca la tecnologia per farla... la macchinologia è l'arma di garibaldini e briganti insurrezionisti, ed è con quella che solo loro riusciranno a rimettere in moto il congegno divino (o quello che è)... :wink:

Darkyo ha scritto:Ma Crocco come fa a sapere del segreto (ricordiamoci: dovrebbe trattarsi del segreto più segreto dell'epoca!)? L'alleanza con un'altra potenza (magari proprio la Prussia) si rende a questo punto necessaria: ed ecco spiegata la potenza militare dei briganti che, in quanto tali, dovrebbero avere a malapena fucile e proiettili...


No, come dicevo immaginiamo che i francesi comunardi esiliati dalla Francia abbiano portato i loro segreti in Italia, cedendoli ai briganti per guidare una rivolta armata contro la monarchia savoiarda. Per questo, e per quello che dicevo sopra, i prussiani non possono entrare in gioco: se alla fine Garibaldi si allea con i briganti per la Comune, e i briganti sono appoggiati dai prussiani, è un po' come se il nostro eroe dei due mondi facesse il voltagabbana con Napoleone III, e il trasformismo non è mai stato tra le sue caratteristiche, come testimonia la sua breve esperienza politica in Francia. No, niente prussiani, solo italiani. Con la Comune che guida l'Italia fuori dal suo storico vassallaggio e si appresta a scatenare un effetto domino in tutta Europa, a coinvolgere prima la Francia e poi gli Imperi Centrali che si trasformeranno nelle... Democrazie Centrali. Questo chiaramente si può rendere con un breve accenno, non è che dobbiamo fare un saggio di fantapolitica... :wink:

Permane il problema di come Crocco faccia a sapere del segreto vaticano. Magari per una soffiata - espediente classico - o magari non ne sa nulla. Vedremo dove ci porterà la storia..

Quanto a Passannante, rassicuro LeoBulero: non finirà a fare il lanzichenecco... :wink: Dopotutto, è il tuo personaggio o no? E allora comincia a pensare a una storia che lo riguardi...

Darkyo ha scritto:Scusate se sono verboso e puntiglioso, ma la difficoltà di una ucronia credo risieda nella credibilità e realizzabilità storica degli eventi descritti.


Anzi, hai fatto benissimo... Ma anche per evitare che la cosa diventi ingestibile con centinaia di post che saltano avanti e indietro su certi punti, assicuriamoci di non perderci dei pezzi per strada... :wink:

A presto!
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Messaggioda Darkyo » martedì 22 maggio 2007, 22:04

X ha scritto:
Darkyo ha scritto:Perché Crocco e Garibaldi decidono di invadere contemporaneamente Roma? Sono forse entrambi interessati al segreto? E perchè?


A meno che io non sia diventato improvvisamente arteriosclerotico (ma c'è un post che attesta il contrario, quindi magari ho solo viaggiato indietro nel tempo) ho già risposto ieri sera a questa domanda... :roll:

:lol:


Sì, X, il post c'è! :D
Solo che io mi riferivo all'eventualità della battaglia a tre, trama da cui continuo a essere intrigato: il metodo migliore per ridurre Roma in macerie fumiganti!

In tal modo ritorniamo allo spirito motore dell'Abate:
Abate ha scritto:Una sorta di turbinio incontrollato in un risorgimento altrettanto fuori controllo.
:wink:
Ultima modifica di Darkyo il martedì 22 maggio 2007, 22:23, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Darkyo » martedì 22 maggio 2007, 22:20

X ha scritto:il Papa avrebbe risvegliato il Cristo-alieno-oracolo-arma letale circa dieci anni prima, appena subodorati i piani dei garibaldini. Se non l'ha fatto, deve avere avuto le sue buone ragioni. Magari gli manca la tecnologia per farla... la macchinologia è l'arma di garibaldini e briganti insurrezionisti, ed è con quella che solo loro riusciranno a rimettere in moto il congegno divino (o quello che è)... :wink:


Poco credibile. Garibaldi e Crocco arrivano davanti al Cristo Metallorganico e, puf! lo attivano con la loro tecnologia! Deus ex machina...

Propongo una variante: Napoleone è venuto a sapere dal suo servizio informativo che il Papa è pronto a risvegliare l'arma segreta (dopotutto sono secoli che lavora sulla sindone, qualcosina dovrebbe averla scoperta il mecenate dei mecenati!) così la spedizione di Garibaldi viene affrettata, mandata allo sbaraglio, non importa, deve coprire la vera missione dell'eroe che è arrivare PRIMA che il Cristo venga attivato e distruggerlo (o impossessarsene per cederlo alla Francia, o usarlo come merce di scambio o per minacciare Vittorio Emanuele e Napoleone stesso... questi sono i probabili finali...)


X, non mi è chiara una cosa: Napoleone vuole riunire l'Italia e si serve di Garibaldi, ma poi questi mette su la Comune di Roma coi briganti... non è voltagabbana questo?
Mi piace l'idea della Repubblica, ma estendiamola a tutta la penisola! (Con la minaccia dell'arma segreta)
In questo modo riusciamo a conciliare Garibaldi e Crocco...
Darkyo
 
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Messaggioda Abate » martedì 22 maggio 2007, 23:53

X, non mi è chiara una cosa: Napoleone vuole riunire l'Italia e si serve di Garibaldi, ma poi questi mette su la Comune di Roma coi briganti... non è voltagabbana questo?

No. A Napoleone non interessa l'unificazione dell'italia. Egli appoggia Garibaldi al fine di servirsi della scienza macchinologica in possesso dell'eroe dei due mondi per mettere in atto la sua vendetta nei confronti dell'impero Prussiano. Almeno questo è il mio punto di vista che ho espresso nell'incipit che sto ultimando. Poi la situazione nel corso del racconto puo' evolversi in qualsiasi direzione:-)
Un salutone dall'abate
Abate
 
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Messaggioda Evertrip » mercoledì 23 maggio 2007, 10:18

Riepiloghiamo.



1. Garibaldi viene richiamato in servizio per completare l'unità d'Italia con l'annessione dei territori pontifici. Solo che il suo nuovo committente non è più Vittorio Emanuele II, bensì Napoleone III intenzionato a mantenere fede all'antico patto con l'alleato savoiardo in favore dell'unità d'Italia. Napoleone III in realtà vuole un alleato forte e riconoscente per sferrare la sua offensiva all'Impero di Otto von Bismarck, per prendersi una rivincita per l'onta dell'armistizio di Villafranca (1859). ABATE

2. Isolato dal resto del continente, lo Stato Pontificio invoca in sua protezione il più improbabile dei difensori: il Generale Carmine Crocco, che dai monti della Lucania sta organizzando la ribellione della gente del sud delusa dal nuovo Regno d’Italia. Il nuovo esercito di Garibaldi si trova così a dover fare i conti con i briganti al comando di Crocco, che ha interrotto i contatti con i Borbone e si è trovato nuovi consiglieri militari: Bakunin, appena esiliato dalla Francia, e Leon Gambetta, uomo politico repubblicano, entrambi acerrimi nemici dell'Impero e della borghesia emergente. Mentre i garibaldini muovono su Roma da Nord, le armate agli ordini di Crocco preparano la calata in città dai monti. X

3. Garibaldi può fare affidamento sulla nuova tecnologia robotica del vapore sviluppata in Francia sulla scia degli studi di Jacques de Vaucanson (1738), divenuti famosi prima alla corte reale, e poi riportati in auge proprio dallo slancio imperialista e industrializzante di Napoleone III. Per dirla con Ippolito Nievo potremmo chiamarli omuncoli o camicie ausiliarie. Il 18 settembre, forte del suo Battaglione Automatico Ausiliario che combatte fianco a fianco con le divisioni “regolari” (un Battaglione di Bersaglieri e uno di Fanteria), Garibaldi cinge d’assedio la città, sicuro di poter piegare la sua resistenza con la forza della superiore tecnologia. Ma non sferra l’attacco per tre giorni, in attesa del via libera da Torino. X

4. Anche i briganti di Crocco (tra le cui fila milita un giovane anarchico affascinato da Bakunin e Gambetta, Giovanni Passannante), hanno però il loro asso nella manica: areostati sviluppati dalle carte dei fratelli Montgolfier, con cui sono pronti a prendere di sorpresa la fanteria franco-piemontese e le guardie papaline. Con quelli muovono su Roma. Il 20 settembre le truppe italiane che assediano Roma pronte a sventrare le mura dell’Urbe nei pressi di Porta Pia, alzano lo sguardo al cielo di sud est e restano senza fiato: ecco infatti profilarsi all’orizzonte le diavolerie dei briganti rivoluzionari, un’intera flotta di demoniache aeronavi. LEOBULERO E X

5. La battaglia è furiosa e le peggiori efferatezze sono opera delle guardie pontificie al comando del generale Kanzler. Tanto i briganti rivoluzionari quanto i carbonari che occupano le posizioni chiave nell'esercito di Garibaldi vogliono però mettere le mani sul grande segreto custodito nelle viscere della Città Eterna: la sindone, che reca traccia di un antichissimo mistero. DARKYO E EVERTRIP

6. Quando il piano esoterico fallisce, al tavolo della resa a cui i generali Crocco e Garibaldi trattano le sorti del papa, si sancisce la fine della secolare dittatura del Vaticano e viene proclamata la Comune di Roma, con buona pace per Napoleone III e Vittorio Emanuele II (sul modello della gloriosa Comune di Parigi, di cui Garibaldi fu uno dei protagonisti). TUTTI?
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Messaggioda Darkyo » mercoledì 23 maggio 2007, 19:23

Abate ha scritto:A Napoleone non interessa l'unificazione dell'italia. Egli appoggia Garibaldi al fine di servirsi della scienza macchinologica in possesso dell'eroe dei due mondi per mettere in atto la sua vendetta nei confronti dell'impero Prussiano.


Bene, questo è il movente di Napoleone III.
Ma Garibaldi perché accetta questa strana alleanza? Magari Napoleone intende consegnargli Roma come prezzo per ottenere l'arma segreta (chiamiamola così per semplicità). L'obiettivo di Garibaldi, a mio parere, è l'annessione del Lazio al Regno d'Italia (e non la Comune di Roma).


*** ultimo dubbio: la macchinologia di Garibaldi non mi convince. I potenti imperi d'Europa costretti a rivolgersi ad un "mercenario" guardato di sbieco dagli stessi piemontesi... Non funziona.

Propongo di porre il punto nodale (lì dove la storia diventa fantastoria) qualche anno dopo Porta Pia: o meglio, anticipiamo di qualche anno la breccia (prima della sconfitta a Sedan), quando i tempi non erano ancora maturi: com'era prevedibile, il tentativo troppo frettoloso fallisce!
Garibaldi (che ha guidato tale assedio) è costretto all'esilio (Cavour a stento riesce a governare un paese destabilizzato dalla sconfitta) finché non viene richiamato da Napoleone III: il nostro eroe è l'uomo ideale per la missione segretissima che permetterà il compimento della vendetta francese nei confronti dei prussiani...

Di qui lo svolgimento: l'esercito meccanizzato di Garibaldi ci riprova, stavolta aiutato dalla tecnologia (o macchinologia) francese. Le truppe combattono in superficie mentre nelle catacombe si svolge la vera ricerca.

In questa ricostruzione, Garibaldi scopre la natura del segreto (Napoleone glielo aveva taciuto) e il tradimento dell'imperatore francese: a questo punto il tradimento si rende necessario per complicare le torbide trame della politica e giustificare il voltagabbana del nostro eroe --- anzi, è stato lo stesso Napoleone a indirizzare il buon Crocco a Roma, sperando che i due condottieri si distruggessero a vicenda!!!
Garibaldi e Crocco si scoprono alleati, si impossessano dell'arma e tengono in scacco l'intera Europa. Il processo di democratizzazione comincia in Italia (tutta quanta) e inevitabilmente si diffonde negli altri Stati europei.

Che ve ne pare?
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Messaggioda 7di9 » giovedì 24 maggio 2007, 19:33

Ops... la mia latitanza forzata mi ha decisamente tenuto fuori del meccanismo creativo. Spero di non essere troppo in ritardo carissimi amici. Rileggerò ogni singolo post e vedrò di reinserirmi...

Un saluto!

7di9
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