Round Robin Story: Connessi!

Letture e recensioni dei racconti pubblicati.

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Messaggioda Logos » giovedì 10 maggio 2007, 17:44

Ideona!!!

Mi ricorda un po' Lo Zar non è morto sempre dei Dieci...

Io come 7di9 mi prenoterei una particina, un intermezzo, sarebbe divertente inserire un elemento d'assurdità, tipo un simpatico signore in vestaglia e pipa che passeggia nelle lande desolate e mortali di un pianeta alieno, interrogandosi con una certa severa preoccupazione, su dove troverà allo spuntar del sole la sua solita copia dell'Herald..

Beh.. forse è troppo logos così.. :wink:

A me affascinava l'idea di raccontare la storia di un mondo teocratico che parte alla conquista dello spazio, che è pero' essenzialmente una crociata, una missione di proselitismo, una campagna di conversioni dei possibili altri mondi che troveranno.. e dall'altra parte il popolo che li riceve, semiateo, che si scontra con la religione e con un diverso modo di vedere l'universo..
Senza dare aspetti assiologici (7di9 un saluto) o valoriali, ma semplicemente mostrando le due modalità di vedere il mondo.

Sarebbe un racconto lungo e corale, ognuno di noi potrebbe prendere in carico un capitoletto con un personaggio differente..

Complicato..? :?

Beh.. io butto lì tanto non costa nulla... :D

Ciao

Logos
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Messaggioda Abate » giovedì 10 maggio 2007, 18:20

Che ne diresti di un OLO-Papa stile mago di Ozz


Io avevo pensato a un papa meccanico, automa con qualche imperfezione e crudele fino all'osso. Un Papa alla guida di un impero pontificio dotato di aereonavi, carri armati e soldati votati alla morte.
Perchè come direbbe il Conte di Cavour (nell'idea che mi alberga nella mente sarebbe il ministro della guerra del Generale Garibaldi) " Ci prenderemo Roma, con le buone o con le cattive!
Ripeto, è solo un idea![/quote]
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Messaggioda 7di9 » giovedì 10 maggio 2007, 18:37

Logos ha scritto:[...] Io come 7di9 mi prenoterei una particina, un intermezzo, sarebbe divertente inserire un elemento d'assurdità, tipo un simpatico signore in vestaglia e pipa che passeggia nelle lande desolate e mortali di un pianeta alieno, interrogandosi con una certa severa preoccupazione, su dove troverà allo spuntar del sole la sua solita copia dell'Herald... [...]


Eh eh, concordo carissimo! L'idea mi stuzzica! Aspiro da tempo alla gestione di un personaggio assurdo quanto riflessivo ed enigmatico.

Logos ha scritto:[...] Sarebbe un racconto lungo e corale, ognuno di noi potrebbe prendere in carico un capitoletto con un personaggio differente..

Complicato..? :?

Beh.. io butto lì tanto non costa nulla... :D

Ciao

Logos


Una storia raccontata alla John Dos Passos? O secondo il Leiber de Il grande tempo? Ottima idea!

A scaletta ultimata, e generato il filo narrativo, la distribuzione delle parti dovrebbe risultare possibilissima. In quel caso basterebbe mantenere un minimo di logica degli eventi, per poi espandere con piena libertà e autonomia tutti gli altri elementi, diegetici e non.

7di9
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Messaggioda LeoBulero » giovedì 10 maggio 2007, 18:55

Sarebbe interessante anche porre un grande evento di base, e farlo vedere dall'ottica di vari personaggi più o meno coinvolti, unendo il tutto in un build up finale fatto di variazioni di prospettiva che narrano lentamente la trama...
intendo una cosa tipo...
esempio stupido:

...Il capitan idiota azionò lentamente la leva della carica nuclare.

***

La dose schizzo nella vene di Mr X, un torpore paradisiaco invase il suo corpo, alzò gli occhi.
Nel cielo un bagliore irreale trasformò la notte in giorno. Dio mio pensò, poi svenne.

non so :|
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Messaggioda 7di9 » giovedì 10 maggio 2007, 18:55

Abate ha scritto:
Che ne diresti di un OLO-Papa stile mago di Ozz


Io avevo pensato a un papa meccanico, automa con qualche imperfezione e crudele fino all'osso. Un Papa alla guida di un impero pontificio dotato di aereonavi, carri armati e soldati votati alla morte. Perchè come direbbe il Conte di Cavour (nell'idea che mi alberga nella mente sarebbe il ministro della guerra del Generale Garibaldi) " Ci prenderemo Roma, con le buone o con le cattive!
Ripeto, è solo un idea!


Perchè non pensare ad un Papa-sottomarino meccanico? Una specie di Poseidone artificiale, mosso da intricati sistemi idraulici ideati per frenare il carico della pressione? In questo modo un pò di tecnologia steampunk è assicurata, anche se il difficile sarebbe implementare il sistema steam sott'acqua :(

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Messaggioda 7di9 » giovedì 10 maggio 2007, 18:58

LeoBulero ha scritto: [...]

...Il capitan idiota azionò lentamente la leva della carica nucleare.

***

La dose schizzo nella vene di Mr X, un torpore paradisiaco invase il suo corpo, alzò gli occhi.
Nel cielo un bagliore irreale trasformò la notte in giorno. Dio mio pensò, poi svenne.

non so :|


Intendi una vera e propria tecnica cinematografica! Tarantiniana per essere precisi! Secondo me è un'ottima idea! Gli elementi comuni alle varie sotto-storie potrebbero balzare di tanto in tanto durante la narrazione. Il risultato potrebbe essere estremamente affascinante. Deja-vù a raffica!

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Messaggioda Darkyo » giovedì 10 maggio 2007, 19:15

Sono molto affascinato dallo spunto steampunk dell'abate... leggendo, mi sono ricordato della bellissima novella di Verga "Libertà" (che titolo amaro...): potrebbe essere interessante "riscriverla" in chiave fantascientifico/ucronistica...

La possibilità poi di inserire personaggi reali mi fa letteralmente impazzire!
:lol:

L'idea dei garibaldini meccanici mi piace... quella del Papa meccanico un pò meno: propongo un pontefice impazzito a causa delle pratiche alchemiche (???) cui si sottopone per essere immortale.

Potrebbe essere interessante lo scontro tra la tecnologia dei garibaldini-elettrici e la quasi-scienza (o magia) dell'alchimia dei soldati pontifici (sorta di golem vestiti da guardie svizzere!).
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Messaggioda Abate » giovedì 10 maggio 2007, 19:37

Ottime idee, ottime idee. IO MI PRENOTO PER L'INCIPIT!:-)
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Messaggioda Darkyo » giovedì 10 maggio 2007, 19:49

A pensarci bene...

I Garibaldini invadono il Regno delle Due Sicilie per liberare l'Italia dal giogo dell'immortalità di derivazione pontificia. Quando i contadini meridionali vengono a sapere che le rosse truppe meccaniche stanno arrivando, insorgono contro i Borboni (i "galantuomini") perché credono che finalmente potranno avere anche loro il dono dell'immortalità (precluso ai soli nobili).
Alla fine del massacro di immortali, però, è lo stesso Garibaldi a sparare sulla folla di mortali in tumulto...
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Messaggioda 7di9 » giovedì 10 maggio 2007, 20:55

Signori, io sarò fuori città fino a lunedì. Qualcuno si ricorda di lasciarmi una particina all'interno del racconto nel frattempo? :lol: Spero di collegarmi comunque, non ho intenzione di abbandonare neanche un pò quest'affascinante e stimolante diatriba creativa.

Un carissimo saluto!

7di9
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Messaggioda Abate » giovedì 10 maggio 2007, 21:15

Garibaldini invadono il Regno delle Due Sicilie per liberare l'Italia dal giogo dell'immortalità di derivazione pontificia. Quando i contadini meridionali vengono a sapere che le rosse truppe meccaniche stanno arrivando, insorgono contro i Borboni (i "galantuomini") perché credono che finalmente potranno avere anche loro il dono dell'immortalità (precluso ai soli nobili).
Alla fine del massacro di immortali, però, è lo stesso Garibaldi a sparare sulla folla di mortali in tumulto...



Hummm.. io pensavo a qualcosa di meno scontato. Una sorta di turbinio incontrollato in un risorgimento altrettanto fuori controllo. Un segreto in vaticano, magari, da difendere a tutti i costi. Borboni e Pontifici alleati nel difendere quel segreto.
Oh è solo un idea... ma forse si optera' per tutt'altro racconto:-)
Un salutone dall'abate
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Messaggioda X » giovedì 10 maggio 2007, 22:26

Logos ha scritto:Mi ricorda un po' Lo Zar non è morto sempre dei Dieci...


Proprio quello a cui mi riferivo :wink:

Allora, state dando tutti prova di grande inventiva, tanto che ancora prima di cominciare il lavoro vero e proprio, già comincio a perdermi... :roll: Cerchiamo quindi di fare un primo sommario punto della situazione.

Cominciamo con gli aspetti tecnici.

L'idea di LeoBulero di seguire l'azione da diversi punti di vista è molto bella, e anche fattibile, almeno in parte. Mi spiego meglio. La proposta apre la strada a soluzioni sicuramente più interessanti di quanto non sia la scelta semplificatrice di seguire un solo protagonista, in cui di volta in volta ciascuno di noi debba immedesimarsi. D'altro canto, non possiamo pensare nemmeno lontanamente di adottare ciascuno di noi un personaggio, altrimenti corriamo il duplice rischio di degenerare nella confusione e soprattutto produrre qualcosa di mostruoso: al romanzo magari penseremo in un secondo tempo, quando avremo già un po' di esperienza, al momento dobbiamo concentrarci sul racconto. Lo spazio sarà quindi gioco forza limitato (diciamo, orientativamente, tra 1 e 3 pagine a testa), e ognuno di noi avrà un'unica occasione per esprimersi e non potrà quindi tornare sul suo personaggio per seguirne l'evoluzione.

Una soluzione possibile, che vedo praticabile, è quella di concordare un certo set di protagonisti (per esempio 3) e di adottarli in gruppo. Vedo per esempio che al momento c'è una certa sinergia tra Logos e 7di9 (come pure tra Evertrip, Darkyo e l'Abate) che potrebbero delineare insieme il loro protagonista, che tornerà nei rispettivi capitoli. Va da sè che in questo modo gli interventi di Logos e 7di9 dovranno essere opportunamente distanziati nel racconto (intervallati per esempio da quelli di Evertrip, Darkyo e dell'Abate), e sarebbe preferibile che a loro si aggiungessero altri autori, così che l'evoluzione narrativa del comune protagonista sia opportunamente seguita lungo l'intero arco narrativo. Suggerirei quindi che man mano che si procede nel brainstorming, ognuno di noi valuti da sé la propria affinità con gli altri autori, in modo da arrivare in tempi brevi a concordare dei personaggi su cui focalizzare l'obiettivo del racconto.

E proseguiamo con l'ambientazione.

Io continuo a preponderare per un'ambientazione che consenta il più ampio respiro possibile, per permettere a ciascuno dei partecipanti un'opportuna libertà di movimento (e soprattutto in modo che tutti si possa padroneggiare la materia del narrato). Ben vengano gli elementi steampunk, allora. Ma confinare la storia in un determinato periodo storico (come nella suggestiva proposta dell'Abate) ci imporrebbe una conoscenza di quel periodo (per stravolgerlo, certo) che non possiamo dare per scontata. Dobbiamo tenere conto anche di questo, in fase di pianificazione :idea: Va da sé che se questa proposta dovesse continuare a mietere consensi, io sarei tra gli autori a manipolare il generale dei briganti (ho già una mezza idea, fresca fresca 8) ).

Okay, avanti con la tempesta psichica!
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Messaggioda Abate » giovedì 10 maggio 2007, 23:49

Allora. Nel caso scegliessimo l'ambientazione steampunk io mi propongo di tratteggiare il Generale Garibaldi nell'incipit che ho già ben chiaro nella capa, forse. Sulla questione dell'ambientazione temporale specifica X ha ragione. Quindi io proporrei un risorgimento... ucronico quindi senza una precisa dislocazione storiografica ma, è ovvio, tratteggiata sull'ottocento.
La mia è solo una semplice ipotesi:-)
Un salutone dall'abate :D
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Messaggioda X » venerdì 11 maggio 2007, 0:16

Sì, non dimentichiamoci comunque che abbiamo già tre alternative piuttosto interessanti da vagliare:

1. ambientazione spaziale;
2. ambientazione oceanica;
3. ambientazione storica.

La prima e l'ultima sembrano in testa agli indici di gradimento dei presenti, al momento. Ma teniamo sempre a mente che è una storia che vogliamo raccontare, e l'ambientazione serve da cornice per dare uno sfondo narrativo alle azioni dei personaggi. Io direi che è quindi il caso di fare un attimo mente locale:

a. la prima ambientazione potrebbe permetterci di adottare una prospettiva postumanista, che in quanto connettivisti potrebbe tornarci alquanto congeniale, permettendoci di tendere al futuro;
b. la seconda si presta invece a soluzioni e incroci di stampo pulp, o dal sapore comunque surreale;
c. la terza potrebbe rappresentare un'interessante esperimento sulla nostra storia condivisa, e prestando attenzione ai dettagli potremmo elaborare un pastiche gustosissimo, reinterpretando il passato.

Va da sé che se l'esperienza dovesse rivelarsi appagante come mi auguro, potremmo ripeterla con ambientazioni di volta in volta diverse, fino all'esaurimento sinaptico e/o delle scorte di futuri e alternative a disposizione :wink:
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Messaggioda Massimo Baglione » venerdì 11 maggio 2007, 8:41

Io mi tiro fuori, perché ho sempre avuto esperienze negative da lavori di gruppo tipo questo... ma la colpa è solo e unicamente mia :-)
La sola cosa che vi consiglio caldamente di mettere in chiaro è il punto che riguarda la correzione e la selezione di un testo valido o poco assimilabile nell'opera. Cioè, mettete in chiaro chi e come si svolgeranno queste operazioni, perché è qui che il gruppo crolla.
Scusate la mia apparente negatività.
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