Da "Luce dell'universo" a "Nova Swing"

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Da "Luce dell'universo" a "Nova Swing"

Messaggioda X » sabato 16 settembre 2006, 14:54

M. John Harrison è uno scrittore inglese di fantascienza che ha attraversato tre stagioni del nostro genere prediletto: dalla New Wave, attraverso le anticipazioni del cyberpunk, dopo una breve vacanza nei territori del fantasy è finalmente tornato alla cara vecchia SF con Luce dell'universo, un romanzo epico e meraviglioso che ha disvelato per intero le potenzialità del Posthuman, di cui il connettivismo, in fondo, è parente stretto.

Il 2 novembre esce nelle librerie UK Nova Swing, un ideale seguito alla storia di Kearney, Seria Mau ed Ed Chianese, con nuovi personaggi e un tono maggiormente virato verso gli stilemi dell'hard-boiled. Non so se verrà mai tradotto in Italia, ma in attesa di seguirne le evoluzioni potete servirvi con questo breve estratto del primo capitolo pubblicato sul sito personale dell'autore.

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Messaggioda zoon » domenica 17 settembre 2006, 10:30

sto ancora leggendo, da febbraio, luce dell'universo; come spesso segnalato nel blog, è un romanzo difficile da seguire, ma quest'esate ne ho preso le tracce e devo dire che è divino, grande, intuizioni mirabili che mi hanno riportati ai fastidella matrice spezzata - ovviamente le intuizioni di harrison, arrivate 20 anni dopo, superano quelle eccellenti di sterling.
prima o poi lo finirò di leggere, e allora sarà l'apoteosi, immagino.
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Messaggioda X » domenica 17 settembre 2006, 12:01

zoon ha scritto:intuizioni mirabili che mi hanno riportati ai fastidella matrice spezzata - ovviamente le intuizioni di harrison, arrivate 20 anni dopo, superano quelle eccellenti di sterling.


Che però veniva già 10 anni dopo The Centauri Device, che rappresenta il primo tentativo di Harrison con la dimensione degli scenari spaziali ed è considerato uno dei precursori del cyberpunk. The Centauri Device non è mai stato tradotto in Italia, e ormai sono passati 31 anni...

Se c'è uno scrittore che sta ripercorrendo il solco della Matrice Spezzata questi è il gallese Alastair Reynolds (anche lui inedito in Italia: mi risulta solo un racconto del ciclo - Glaciale - sul Millemondi Estate 2005): con la quadrilogia della Rivelazione è andato tracciando uno scenario galattico che in prospettiva e respiro richiama molto Sterling. Anche se, lo devo ripetere, a volte Sterling si perde troppo nelle sue oscure elucubrazioni, laddove Harrison forse è complesso, ma pur sempre puntuale, chirurgico oserei dire... :wink:

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Messaggioda zoon » domenica 17 settembre 2006, 18:01

sempre un maestro sei, caro X... è grazie a te che ho la percezione del mondo sf
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Messaggioda X » domenica 17 settembre 2006, 20:12

zoon ha scritto:sempre un maestro sei, caro X... è grazie a te che ho la percezione del mondo sf


Capirai! :roll: Vuoi farmi arrossire? :oops:

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