Eccentriche visioni francesi

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Eccentriche visioni francesi

Messaggioda Alberto Henriet » giovedì 9 ottobre 2008, 16:01

A me piace molto il cinema visionario d'autore (mainstream) che mi sembra tutto sommato vicino al mondo connettivista. In particolare, il cinema francese è disponibile in questi ultimi tempi in DVD con una serie di film eccentrici che spaziano dagli anni 80 ai nostri giorni come: "Prénom Carmen" (Godard, 1983, Rarovideo); "Femme publique" (Zulawsky, 1984); "Betty Blue" (Beineix, 1986, Sony); e i relativamente recenti "Irreversible" (Noé, 2002) e "Autoreverse" (Klapish, 2004, Medusa). Negli anni 80 al cinema mi colpirono quei film di Godard, Beineix e Zulawski. Sarebbe bello interfacciare queste atmosfere metropolitane postmoderne e un po' folli con quelle post-cyberpunk in racconti non-classici...
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Re: Eccentriche visioni francesi

Messaggioda X » giovedì 9 ottobre 2008, 16:38

Mah, dei titoli che citi conosco solo Irreversible e francamente mi è sembrato solo un esercizio di stile. Però capisco quello che vuoi intendere, e in quel senso ci sono numerose piccole perle più o meno sepolte nella dilagante massa di letame che ha invaso le sale negli ultimi 20 anni. In America (Ghosts of Mars di John Carpenter, New Rose Hotel di Abel Ferrara, Pi - Il teorema del delirio di Darren Aronofsky), Cina (Angeli Perduti e 2046 di Wong Kar-Wai), Giappone (praticamente tutto Shinya Tsukamoto) e... Danimarca (il primo Lars Von Trier, quello di Elemento del Crimine ed Europa). Dei francesi ho visto La città dei bambini perduti di Caro e Jeunet, ma non mi ha entusiasmato. Nutro grandi aspetattive invece verso Enki Bilal, ma mi pronuncerò solo dopo aver visto Bunker Palace Hotel e Immortal (ad vitam).

Ogni tanto buone cose arrivano anche da Hollywood, come è successo per esempio con Vanilla Sky e The Butterfly Effect. E a volte rasentano l'eccellenza (per esempio: Donnie Darko e Cloverfield).

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Re: Eccentriche visioni francesi

Messaggioda Alberto Henriet » venerdì 10 ottobre 2008, 16:04

Ehi X,
ti consiglio senz'altro "Betty Blue" di Beineix: Béatrice Dalle è folle e affascinante. In merito a Carpenter, anche a me piace molto il piccolo grande "Fantasmi da Marte" con Ice Cube in stile Snake Jena Plissken (altra mia ossessione cinematografica, invero più per il personaggio in sé che per il dittico dei film). Di Wong Kar-Wai, ho visto "Happy together" (1997) e "In the mood for love" (2001), entrambi ottimi. Ti segnalo anche "Buffalo 66" di Vincent Gallo (1997). A me poi piace Peter Greenaway, ma soprattutto quello di film come "I misteri del giardino di Compton House" (1983); "L'ultima tempesta" (1991); "The Baby of Macon" (1993); e "Le valigie di Tulse Luper - The moab story" (2003). Tra gli americani, trovo irresistibili alcuni film di John Waters: "Serial Mom" (1994) e "A morte Hollywood" (2001); e piuttosto interessante lo xenolisergico Nowhere (1997) di Gregg Araki, noto in Italia come "Ecstasy generation".
Ho visto "Donnie Darko", senz'altro interessante, ma forse non all'altezza della fama che lo circonda.
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