NeXt Con 2009

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Messaggioda kremokipple » domenica 22 novembre 2009, 13:17

Scrivo due cose a caldo sulla serata di ieri sera perchè qualche demone mi costringe a farlo.
Quindi scrivo sotto dettatura.
Una Con bene organizzata, con qualche imprevisto comunque endemico delle Cons, con l'unica vera pecca di non aver veduto i corti di Alex.
In definitiva "bravo Alex", un tassello in più di esperienza che servirà a evitare queste pecche che per il momento non danno la possibilità di darGli il massimo dei voti.
Ma veniamo al core: ha prevalso la linea del "compleanno tra conoscenti" proposto da Zoon o l'"occasione dei visibilità" propinata da Alex, Gazzo e anche Kremo?
Pensateci un po'... avete una risposta? No?
No, perché risposta non c'è. Non è stata nessuna delle due cose. Non è stato un ritrovo di amici/conoscenti/intellettuali che celebrano il connettivismo perché di connettivismo non si è parlato affatto, a parte sporadici riferimenti. Spiegare cos'è il connettivismo può diventare un esercizio sterile, lo so, ma parlare di cosa avete fatto, cosa state facendo, e cosa farete sarebbe stato giusto in un'ottica del genere, che anche Kremo avrebbe appoggiato volentieri.
E non è stata una grossa occasione di visibilità perché di esterni ce n'erano pochi e di giornalisti forse un paio portati dal Gazzo, credo.
Inoltre: c'è stata interattività? no. Si è parlato del connettivismo come gruppo? Solo in un intervenio di X.
Allora qual è la forza fondante del connettivismo? I contenuti? Quali? Lo stile? La forza del gruppo? Risposte?
Io vi dico:
Siamo in un momento cruciale per questo movimento: un momento in cui l'editoria ufficiale si è accorta di voi e non vi considera più uno scherzo divertente.
Un momento in cui dovete definire o chi siete o cosa fate (una delle due, almeno), per mandare avanti una cosa che servirà a tutti voi, ma anche un momento in cui tutto potrebbe sfaldarsi e ognuno prendere una strada diversa che, vi assicuro, difficilmente porterà a qualcosa.
Ancora tra di voi non è nato un Evangelisti, un Masali e quindi nessuno può permettersi di pensarsi "da solo".
Non c'è riferimento a una persona in particolare, Francesco ha dimostrato giustamente il contrario, sposando la causa connettivista quando si è reso conto che ne faceva parte. Bene. Quanto alle critiche al suo libro, non sono preoccupanti. Sul sesso/violenza non c'è appiglio: l'editoria è invasa. Burroughs-Ballard-Palahniuk-Houellebecq vi dicono qualcosa? Sulla complessità/prolissità del romanzo poi si può discettare quanto si vuole... il romanzo è un episodio.
La cosa fondamentale è non identificare il romanzo con il connettivismo, ma l'equazione giusta è connettivismo=x+verso+zoon+milani+(...)^2
Quindi sfornate nuovi mondi, liberi dalla sf anglosassone, producete, suonate, dipingete, pubblicate, mandate ai premi, fatevi vedere (ricordate le parole di Lippi?)
Voi l'avete detto, fatelo solo se lo volete, altrimenti propongo il 21 dicembre 2009 come data di fine del connettivismo.
Tanti saluti, un demone
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Re: NeXt Con 2009

Messaggioda zoon » domenica 22 novembre 2009, 19:47

era un senso che serpeggiava alla fine della con, ovvero che bisogna osare di più da adesso in poi, ovvero provare a condurre un po' di più il gioco (le con future) ed entrare anche in altre manifestazioni, senza la pretesa di essere "connettivismo" ma con la voglia di raccontare qualcosa. e poi, riuscire a curare di più certi dettagli multimediali che, mancando, finiscono per far risaltare la parte forse più noiosa delle performance: ovvero, sono mancati suoni e immagini.

onestamente non ricordo se, almeno all'inizio, ho propugnato una con tra noi, ma sicuramente il fatto che fosse venuta gente esterna e ospiti mi ha reso felice, ieri sera ho visto facce nuove, e non solo all'interno del movimento. a tutte le ore, tra l'altro. forse si sta davvero verificando l'esplosione del movimento e qui l'appello del kremo è quanto di più sacrosanto ci possa essere: o spicchiamo il volo o ci ripieghiamo su noi stessi. ora o mai più. fregandocene forse di darsi etichette più o meno stringenti perché sicuramente riusciremo a dare idee originali anche in altre discipline artistiche e culturali.

personalmente ho continuato per tutta la sera ad avere sensazioni di qualcosa che poteva funzionare meglio, funzionare meglio da lato mio, intendo; avrei voluto semplicemente essere meno presente. in ogni caso, credo che molto di quello che è stato fatto da tutti noi abbia funzionato, e peccato davvero per il materiale iconografico che non si è potuto mostrare e per il reading di kremo che, di fatto, è stato cassato dalla mancanza di tempo.

dobbiamo crescere, è evidente, come movimento, altrimenti il cyberpunk - almeno qui in italia - rimarrà uno splendido miraggio per noi.

grazie a tutti, in ogni caso, e auguri a tutto il movimento.
zoon
 
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Re: NeXt Con 2009

Messaggioda X » lunedì 23 novembre 2009, 0:32

Riporto qui un estratto dell'intervento pubblicato sul mio blog:

[...] mi permetto innanzitutto di ringraziare Alex "Logos" Tonelli per il solito dispendio di energie, che credo abbia raggiunto stavolta uno dei risultati migliori nella storia delle con connettiviste. Sono stati messi in rilievo alcuni limiti tecnici che probabilmente non hanno permesso di dispiegare il pieno potenziale dell'evento nel corso della serata, ma dal mio punto di vista quello che più conta è lo scambio culturale e il canale diretto con gli appassionati e i curiosi che magari per la prima volta ieri sera cercavano un contatto con il Connettivismo. E dopo aver visto la partecipazione all'evento, posso dire di esserne uscito ampiamente soddisfatto.

Probabilmente l'esito della serata ci fornisce anche degli elementi validi per mettere a punto la formula degli eventi futuri: rinunciare alla "megalomania" (passatemi il termine, è volutamente iperbolico) in favore di incontri più concentrati e raccolti, a mio modo di vedere è più importante ancora che avvicinare le NextCon al centro pulsante della metropoli. Per il futuro si potrebbe pensare di puntare maggiormente sulle presentazioni/reading in sé, come occasione di incontro e confronto, piuttosto che inseguire il formato più completo, ma sicuramente più oneroso in termini organizzativi ed economici, della convention vera e propria. Anche per questo sarebbe auspicabile ridurre questi eventi a quello che poi, in sostanza, si rivelano sempre essere: un'occasione di incontro per gli appassionati, all'insegna dell'informalità e del riscontro diretto e immediato.

E adesso veniamo a noi.

A distanza di 5 anni, i connettivisti dimostrano una passione immutata e il Movimento si contraddistingue come spazio "privilegiato" per un confronto e una riflessione critica sulla realtà, sul futuro e sulle cose che facciamo. Non voglio parlare di letteratura, arte o video per non sembrare pomposo, e non voglio limitarmi a parlare di scrittura, web-art, videomaking, etc. per non circoscrivere le mie considerazioni al solo processo di "produzione" dei contenuti, giacché la cosa più importante resta - dal mio punto di vista, come ribadivo nel mio intervento nel corso del dibattito finale - il "completamento" dell'opera da parte del fruitore. E' per questo suo ruolo che trovo salutare l'esistenza del Connettivismo nel panorama italiano di questo inizio di XXI secolo: senza, verrebbe meno un meccanismo di aggregazione che trascende le logiche dei club e/o delle scuderie editoriali che hanno sempre contraddistinto il panorama nazionale, e questo sarebbe per tutti una grande perdita. Mi hanno fatto estremamente piacere le parole di Dario Tonani, che al Connettivismo si è avvicinato da subito con un entusiasmo che non era affatto scontato, e che non perde occasione di metterne in risalto le capacità "aggregatrici".

Quello che personalmente ho visto, è stato un gruppo in fibrillazione, e su questo saremo tutti d'accordo. C'è voglia di fare, le capacità per fortuna non mancano e gli spazi poco alla volta si stanno aprendo: iniziative editoriali variegate ci vedono coinvolti, le collaborazioni si moltiplicano, il gruppo cresce. Come sfruttare il momento, adesso, è una responsabilità che condividiamo insieme. E qui forse emerge l'unica critica che posso fare a me stesso e ai colleghi, compagni di Movimento, lupi siderali: non bisogna lasciare che le logiche del mercato prendano il sopravvento. Detto in questo blog, potrà suonare come la solita vecchia canzoncina. Ma, come emergeva proprio dal dibattito condotto da Silvio Sosio, il marketing è un nodo cruciale. Dobbiamo sapere che cosa stiamo vendendo e dobbiamo venderlo nel modo migliore. "Venderlo" non è nemmeno la parola più adatta, dal momento che il grosso delle nostre attività non viene nemmeno quantificato economicamente. Quindi fate conto di stostituire il termine con "diffondere". L'invito che posso rivolgere a tutti è di non perdere di vista il cuore della faccenda: non è importante arrivare al maggior numero di lettori possibile, ma arrivarci con un lavoro che abbia una sua validità, un suo spessore, e tutte quelle caratteristiche più o meno definite che solitamente si fanno ricadere nell'accezione ad ampio spettro di "qualità". Ed è importante il come ci si arriva: non è quasi mai un male concentrare le energie nel processo creativo, piuttosto che negli sforzi di vendere qualcosa.

La strada del futuro passa per la qualità e l'accessibilità dei nostri lavori. Ed è su quello che dovremmo lavorare criticamente d'ora in avanti.
Grazie a tutti e a presto, ancora...
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Re: NeXt Con 2009

Messaggioda Logos » lunedì 23 novembre 2009, 11:51

Ciao a tutti,

beh.. innanzitutto vi ringrazio per i ringraziamenti, in realtà la mia parte è piccola, un tassello di una cosa più grande che sabato abbiamo visto, o intravisto.
Organizzare le .Con è sempre complicato ma poi, quando vi vedo tutti, capisco perchè ho fatto tanta fatica.
Grazie a voi di essere venuti e di aver animato la serata.

Mi soffermo anche io su alcuni punti di questa Con che ha portato ad alcune riflessioni interessanti qui presenti e altrove (ho passato la domenica mattina al te. col Gazzo).
Sul tema della scaletta che, dopo la fatica di disegnarla, è andata a quel paese immediatamente costringendo a rivoluzionare un po' il tutto.. come sapete abbiamo scoperto che nè Lippi, nè Altieri potevano fermarsi e quindi abbiamo ridisegnato il tutto, questo ha creato qualche difficoltà e qualche slittamento dei tempi.. sono convinto che abbiamo fatto bene alla fine a censurare il mio corto.. ero meglio dare spazio alla presenza degli autori, alla loro voce, è questo il valore aggiunto delle Con. In futuro forse dovremmo essere un po' più severi con gli orari e la scaletta ma è dai tempi di Vimercate che siamo un po' indisciplinati.. :)

Per la musica e gli effetti.. in realtà la sala offriva tutto il necessario: video, impianto audio in diffusione (anche se non eccelso), impianto audio del televisore, luci soffuse, ecc.. forse qui abbiamo solo peccato nel non aver "provato" il tutto prima dell'evento, sarebbe bastato trovarci un'oretta prima e sistemavamo il tutto.. concordo con voi che i reading senza atmosfera perdono un po' di impatto.. ma queste sono considerazioni operative che ogni singolo evento porta con sè e che poi bisogna affrontare volta per volta.

A mi parere, e ne parlavo col Gazzo, il vero problema è capire quale è il significato che vogliamo dare alle Nextcon o in generali agli eventi che seguiranno.
Ci sono due vie d'intenderle, una dove il focus è centrato su un atmosfera familiare, di gruppo, aggregativa di noi stessi, con un'estensione ad un parterre di invitati ormai consueti e con un pubblico più o meno identico di amici e affezionati. A me questo tipo di nextcon piace perchè voi mi ricordate che sono vivo ma capisco i suoi limiti e il pericolo di autoreferenzialità e di involuzione su se stessa.

L'alternativa è un modello di evento sulla falsa riga di Bergamo, dove ciò che conto è lo Spettacolo, senza dibattiti, senza ospiti, direi provocatoriamente senza fantascienza, eventi di pura arte da palco con reading d'impatto, performance, corti, arti visive, un concentrato di sola arte con l'obiettivo di appagare un pubblico vero e proprio, fatto di gente che non legge sf, non conosce Lippi e Altieri, ma che è lì presente per vedere fare spettacolo teatrale e artistico. E' lì per divertirsi e che giudica in base a quanto si è divertita/appagata/emozionata.
Sono eventi da fare in luoghi adatti, teatri, spazi adeguati, con attrezzatura di un certo, con una campagna comunicazionale vera, con un attenzione molto forte ai tempi, ai dettagli, un evento che non può più essere naif. Eventi che non possono essere gestiti con superficialità o nei ritagli di tempo di professioni alienanti.

Le due visioni non sono in contrasto, o meglio, si possono organizzare CON del primo e del secondo caso ma bisogna sapere che diverso, infinitamente diverso, è l'impegno richiesto per fare una o per fare l'altra. Nel primo caso posso farcela io con qualche aiutino (ormai sono rodato) ma nel secondo caso non posso, serve un'organizzazione complessa, impegnata, partecipata.
Ciò che credo è che non possiamo più pensare di fare entrambe in un unico prodotto.. non viene nè carne nè pesce.

Abbiamo gli agganci, Gazzo ha buoni contatti, io ne ho qualcuno, Kremo probabilmente altri, possiamo pensare di trasformare questi eventi in qualcosa di più "front", qualcosa che sia pensato non per noi (come è stato magnificamente sabato) ma per il pubblico. Giovanni parlava del marketing, del vendere, del diffondere... non è diverso qui il riferimento.. se vogliamo far fare un salto alla Con la direzione è quella di un evento d'impatto pensato per il pubblico (e ciò è marketing di prodotto).

Vi lancio un'idea, abbiamo fatto la serata Connettivismo-Futurismo, perchè non metterci al lavoro per un evento da fare in un teatro fra Connettivismo e Surrealismo?
Un evento che apra le porte del Connettvismo a cose nuove: musica, altre performace, contaminazione, provocazione, cinema, facciamo vedere che il Connettivismo è sfacciatamente aperto al mondo! Coraggiosamente aperto al mondo!

Ci siamo chiesti dove va il Connettivismo, chiediamoci anche dove vogliamo far andare le Con e dove vogliamo portare la "spettacolarizzazione" del Connettivismo.

Ad ogni modo.. io sabato mi sono divertito un sacco e nel caso le prossime con le possiamo fare nel salotto di casa mia.. :)

Ciao a tutti.

Alex
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Re: NeXt Con 2009

Messaggioda zoon » lunedì 23 novembre 2009, 12:22

un confronto col surrealismo? ricordi, vero, che ti ho detto subito sì, tempo fa? m'intriga la cosa, mi paice, ma possiamo appoggiarci di nuovo al polaresco?

concordo con te, alex, quando dici che non possiamo più organizzare con che abbiano al suo itnerno spettacolarizzazioni e dibattiti, proprio perché ormai mi pare chiaro che uno "spettacolo" attira gente che si vuol "divertire" e sì, anche ragionare, mentre un dibattito attira gente che vuol sentire idee e riferimenti in completo dispeigamento cerebrale, cose non proprio vicine tra loro anche se entrambe di alto livello cerebrale.

o forse, si possono fare entrambe le cose, ma in due sale diverse. che forse è una soluzione ancora più coinvolgente, cercare una formula vicina alle grosse co italiane e mondiali, in cui nella sala A c'è sterling che parla di futuro e architettura e nella sala B ci sono i connettivisti che proiettano o fanno reading. ma questo, concordo, ha bisogno di una macchina organizzativa rodata e "professionale", nel senso concentrata su quello che lo fa già per altri eventi; significa che o qualcuno di noi si specializza ancor di più nel fare determinate cose che già fa bene, oppure ci si rivolge a chi lo fa "per mestiere".

in ogni caso, tutto ciò denota, sottolineo, una nostra crescita, salutare. cinque anni fa né marco né giovanni né io avremmo mai pensato di aver un problema simile da gestire. adoro il popolo che sabato sera è stato al lattuada, e anche coloro che non son potuti venire. grazie ad alex che è stato davvero bravo nel gestire quest'evento, nel prepararlo, nel sopportare ogni gravame. grazie a tutti gli ospiti che dalla "semplice" presenza all'intervento che ha animato la con, hanno reso viva la serata di sabato. andiamo avanti, proviamo a vedere come possiamo interfacciarci col surrealismo... è cultura, è vita, è crescita... avete qualche idea sul come fare?
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Re: NeXt Con 2009

Messaggioda pykmil » lunedì 23 novembre 2009, 13:45

Aiò gentaglia. :)
Mi accodo nei ringraziamenti ad Alex. Si è dato da fare come pochi in questi anni, ed è uno dei nostri pilastri inamovibili.
Per il resto, da 'visionario' del gruppo quale sono e sempre sarò, continuo nel mio modo Zen di considerare il connettivismo... fate vobis. A me sta bene qualunque sarà l'evoluzione, non lo vedo assolutamente come un problema, ma come l'acqua del fiume che scorre verso il mare e in ogni caso avanza (sì lo so, mi ripeto). :))))))
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Re: NeXt Con 2009

Messaggioda Black M » lunedì 23 novembre 2009, 13:46

Plurievocato, eccomi.
Disilludo Kremo: abbiamo avuto una segnalazione su Nocturno, ma in sala erano solo mia moglie, sua zia (dotta lettrice e amante di teatro) e mia figlia.
Anche le 2 grandi (non lettrici di sf) riconoscono d'essersi alquanto 'rotte' al dibattito (pessimamente) condotto da Sosio, sperando che io arrivassi in fretta x poi andare a casa.
Campione poco rappresentativo? Può darsi, non pretendo di 'far massa' colla mia famiglia :lol:
Ne prendo spunto cmq per sostenere non solo l'inutilità di questi momenti, ma il loro essere CONTRARI ai proclami del movimento.
Dibattere su perché la gente non legge + tanta sf è inutile x chi era lì (=in qualche modo era interessato), per chi non c'era (=non cambierà parere oggi) e pure x noi "addetti ai lavori" (che dobbiamo farlo e bene se ci crediamo, anche se il mondo al momento non ci è favorevole).
Quel genere di dibattito E' la [i]kultura pallosa [/i]che il brano futurista kremo-zoon (bello!) satireggiava, e ce la tiriamo addosso da soli?
Ha ragione Kremo: decidere dove vogliamo andare => basta bearsi che Lippi+Altieri+Sosio "ci cagano" omaggiandoci della loro presenza che ci dimostra che esistiamo.
La gente legge poca sf (e poco della nostra, pure)? I furbi cyberpunk x farsi leggere l'han chiamata in un altro modo?
E noi, invece di ritrovarci sempre con intorno le solite facce a fare il dibattitino, attiriamo nuova gente senza dirgli che "stiamo facendo la nuova sf italica".
Trasciniamola a reading+proiezionivideoart-corti+performanceteatrali+fumetti+dj set della divina commedia del Kremo e chi più ne ha più ne metta... avanti col Surrealismo, io lo sposo in pieno!
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Re: NeXt Con 2009

Messaggioda 7di9 » lunedì 23 novembre 2009, 13:54

Concordo sia con i dubbi formulati che con le proposte avanzate. Il movimento deve ora decidere quale strada intraprendere, o privilegiare, piuttosto. Da una parte c'è l'opzione in stile Bergamo, rockeggiante, potremmo dire, con conseguente implementazione della macchina organizzativa e, parallelamente, diffusione del messaggio attraverso strumenti che colpiscono al cuore, alle viscere (e che fanno sostanzialmente centro), oppure l'alternativa classica (cioè rispettosa della tradizione fantascientifica italica), fatta di convention, dibattiti e autoreferenzialità "spinta" che, per quanto indispensabile e divertente (anche se non per tutti) alla fine rischia di confondere ulteriormente l'immagine del movimento all'esterno, e, nel peggiore dei casi, di annullare con la noia quel po' di curiosità che si è riusciti a inculcare attraverso la produzione artistica e la Rete. Io, personalmente, propendo per continuare a scavare nel solco di Bergamo, nonostante riconosca il dispendio di energie richieste per un'operazione sulla scia di Futuri Connessi. Faticoso, certo, ma incredibilmente efficace. Detto questo, mi trovo quindi più che propenso a intavolare un discorso su una futura connessione tra Connettivismo e Surrealismo in chiave teatrale. Il pubblico vuole divertirsi. Diamogli quello che vuole. :)

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Re: NeXt Con 2009

Messaggioda Black M » lunedì 23 novembre 2009, 13:59

Aggiungo che giovedì scorso, alla presenza del solo Alex di noi, io ho ri-letto il mio racconto Barriere (quello del Polaresco a BG) in un pub di Monza, accompagnato dal trio jazz di un'amicacollega cantante (di jazz), con la quale sto covando un prox vocal-soundscape-reading che spero di presentarvi presto completo.
Nel pub (Mi Cantino) c'era una 20na scarsa di presenti, di cui 1 lettore di sf (Alex): la barista si è complimentata alla fine (a differenza di sabato, ho raccolto un sacco di complimenti) e mi fa "ah, era un racconto di s-f?" :D
Capito il messaggio?
A quelli lì è piaciuto, si son sorpresi, non se l'aspettavano e magari se mi ribeccano mi considerano uno "checessafa'".
E' determinante x loro che sia fanta-horror-sentimental-noir? No.
Qualcuno sulla spiaggia, con in mano Dan Brown (o Evangelisti o Harry Potter) s'impippa di quanto sf, quanto gothic-fantasy-action o che altro è quel che sta leggendo? NO! Quello lo famo noi addetti, loro leggono e se gli piace noi abbiamo vinto!
Punto.
Tiriamoli a leggerci soprendendoli con approcci alla lettura sorprendenti, ormai il live è necessario!
Perché non s'è ancora fatto un rave (no, non di morte!)/dj set del cd del kremo, perché non si spinge x mise en scene di ns testi in teatri (pur piccoli), x girare altri corti?
Ormai i vip (Lippi-Altieri-Sosio) non devono + esser inseguiti perché ci "caghino": devono esser loro che ci invitano ad essere al Science+Fiction di trieste, al Share di sterling a torino (chi di noi ce va?), al FFF di Bologna (idem?) etc etc.
Chissemove a far q.sa anche in Puglia, finalmente, che do la scossa al mio fuggitivo amico Walter laggiù?

[b]Siamo surrealisti, realizziamo l'impossibile![/b]
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Re: NeXt Con 2009

Messaggioda Black M » lunedì 23 novembre 2009, 14:09

Aggiungo (e concludo) che certo Alex deve scoprire se al Polaresco si può ripetere, ma io amerei un giorno poter andare oltre... sparo alto, ma mi piacerebbe andare da Syxty e dirgli "noi facciamo questo: reading, performance, retroproieziioni e dj set musicale intorno". Il Litta ci ospita una sera? Minimo impegno, noi si vien gratis (la 1a volta) e si spacca...
Chi è Syxty? E' uno con cui io, Walter e Alex parlavamo di teatro e sf sul palco di Villasanta, proiettando il video "Visioni di Solaris", una remota sera che prob. la maggior parte di voi non ricorda.
Perché? Perché il connettivismo era tutto fuori dalla sala, non dentro.
Perché? Perché nel foyer della sala, in quel momento, erano arrivati Altieri, (forse) LIppi, Masali etc.
E al connettivismo interessavano [u]solo loro[/u]. Essere 'riconosciuti' da loro.
Ricordate ora?
Sbaglio a dir ciò?
E, se non sbaglio, ditemi: cosa realizza veramente gli obiettivi del movimento?
Ricordo male che c'era scritto d'invadere tutti i linguaggi?
Ma lo vogliamo fare o siamo [i]solo[/i] un "club della sf"?
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Re: NeXt Con 2009

Messaggioda Antares666 » lunedì 23 novembre 2009, 14:58

Grazie di cuore ad Alex e a tutti i partecipanti! Purtroppo gli impegni lavorativi limitano la mia possibilità di comporre lunghi testi e di postare discussioni elaborate durante l'orario d'ufficio, ma sento la necessità di intervenire. A parer mio, tutte le modalità di diffusione che si possono concepire non si escludono necessariamente l'una con l'altra. A patto che anziché discurere oziosamente su definizioni verbali si porti avanti l'azione.
Gazzo, ricordo Syxty in relazione a un incoercibile bisogno - sentito all'unisono dal Connettivismo che era fuori - di ingurgitare una pizza pena incontrollabili cali glicemici - complici anche alcune difficoltà organizzative e una defatigante rappresentazione parodistica di Sentinella di Brown. Ricordo una lunga camminata alla ricerca di una specie di pizzeria per soddisfare necessità di certo corporali ed avvilenti, ma non per questo procrastinabili, dato che l'Evo Moderno ci ha abituati a una peccaminosa facilità a riempire lo stomaco. Certo, mi riesce difficile portare altro a livello conscio, dopo tanto tempo, ma posso garantire che l'increscioso episodio non è stato causato da forme bizzarre di Lippilatria, Altierilatria o Masalilatria.
Un abbraccio connettivo a tutti :)
Marco
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Re: NeXt Con 2009

Messaggioda Black M » lunedì 23 novembre 2009, 15:28

:lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: NeXt Con 2009

Messaggioda Black M » lunedì 23 novembre 2009, 15:28

la 'lippilatria'.... :lol: :mrgreen:
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Re: NeXt Con 2009

Messaggioda zoon » lunedì 23 novembre 2009, 16:00

ricordiamoci sempre che lippi, altieri, sosio, anche tonani hanno sempre un punto di vista interessante da mostrarci. come al solito, chi ha più cultura va ascoltato. io non metterei in secondo piano gli interventi di questi maestri della sf italica, che comunque hanno sempre qualcosa di molto interessante da dire. sta a noi trovare anche altre forme di intrattenimento, e diffusione, ma senza mettere sul basso profilo tali maestri.
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Re: NeXt Con 2009

Messaggioda X » lunedì 23 novembre 2009, 16:18

Sottoscrivo l'intervento di Sandro e aggiungo: non è scritto da nessuna parte che tutti si debba fare sempre tutto, eh? Ha ragione Alex nel dire che ci sono momenti più "critici" (quello dell'altra sera, per esempio) e altri più "artistici" (come può essere stato il Futuri Connessi in quel di Bergamo). Sono due approcci insiti nel Movimento, vanno tenuti bilanciati. Uno non deve escludere l'altro e ciascuno di noi è libero di riconoscersi in quello che ritiene più affine alle proprie corde. A qualcuno non piace il dibattito? Libero di dare il meglio di sé nella performance. E viceversa, naturalmente, su questo non ci piove.

Poi, che il dibattito sia stato condotto male, che la presenza di Altieri e Lippi sia stata solo consolatoria per il nostro ego, be', Mario, oltre che ingrato mi sembra anche alquanto lontano dalla realtà. Non sposo la tua linea di dissociazione dalla fantascienza, il Connettivismo nasce in seno al suo immaginario ed è lì che sta raggiungendo la maturità. E' la seconda volta in pochi giorni - e qui chiudo - che mi vengono sollevate riserve sull'aderenza al Manifesto delle cose che facciamo. Risposta? Per me, il Manifesto lo possiamo bruciare alla prima occasione che ci capita. Così facciamo tabula rasa dei dogmi e ripartiamo daccapo. Anche quello potrebbe essere una bella performance artistica.

Troppo blasfemo?
X
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