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Cascata
psichica di nero a contatto. Liquido, che penetra.
Postato da zoon 08/08/2008 09:32
In cascata
verso un baratro storico di psichiche proporzioni. Visione dell'antro cumano.
Postato da zoon 08/08/2008 11:18
La carne disperde
la propria insensatezza in costrutti privi di fondamento semantico, vuoti simulacri pregni di spigolosi frammenti neurali. Gli eventi si incatenano, schiacciando passato e futuro nel freddo contenitore dell’attimo. Non resta più niente, solo il ricordo di una gita ai confini della follia.
Postato da 7di9 08/08/2008 13:35
Confini
di lattice cromato, abbagli sinestetici dai profili vampireschi, i lasciti tridimensionali di universi incostanti.
Postato da 7di9 08/08/2008 21:13
E poi
la sensazione di lucido nero attaccato addosso, in un tripudio tribuno di fetish psichico che abbaglia, devasta, ammalia. Nero a contatto che invade l'anima, lussuriosa.
Postato da zoon 09/08/2008 12:37
Sui rilievi
delle info trasportate da quel nero, mi ritrovo a scegliere istanti acuti, come una percezione alterata da luci di scena e perfezione del delirio entropico della tua carne mischiata alla mia. Nel lattice oscuro.
Postato da zoon 09/08/2008 13:51
Il contatto simbiotico
sintetizza ipotesi liquide di innesto abiologico. La perturbazione sublima, sconquassando l’ordine insensato dettato dalla geometria quotidiana. Mentre il medicamento inumano avvelena i miei percettori biologici, la tua sensibilità postumana squarcia il velo dell’illusione, abbattendo secoli di rigidità memetica. Sono, eppure so per certo di essere stato.
Postato da 7di9 09/08/2008 15:13
Non ci sono
gradi di separazione, né torrenti inanimati tra i nostri spiriti condivisi. La connessione è profonda, e secerne linfa emotiva, viatico necessario per superare l'umano che è in noi, per stringere configurazioni neurali a nove dimensioni.
Postato da 7di9 09/08/2008 15:17
Derivazioni
gassose di nulla senziente, fuochi freddi di matematica superiore, come in un teorema non euclideo proteso verso le sponde più lontane dell’inumano.
Postato da 7di9 09/08/2008 15:24
Come
affondare nei desideri, resi vividi da contaminazioni di latex per rivestire esistenze inumane. Rese vere da contaminazioni matematiche.
Postato da zoon 09/08/2008 18:49
Affacciato
sulla riva orientale di un’immensa città-anello, seziono con diligenza robotica le mie ombre interiori, elevando il fuoco oscuro della coscienza a boia sacrificale di tutte le incertezze. Per questa notte, voglio fermarmi, e bruciare tra le fiamme solitarie del tuo carapace.
Postato da 7di9 09/08/2008 23:52
Sto già
bruciando. Lo faccio da sempre. Il carapace è un innesto psichico su materiale nuollosenziente, ed ecco le domande affacciarsi come il sole a Ferragosto. All'alba.
Postato da zoon 10/08/2008 13:03
Come un bisogno
di liberazione e sottomissione contemporanea. LatEx. Un percorso astruso, una logica erotica che sa di matematica occulta, che divide gli atomi in split di senzienti olografici.
Postato da zoon 10/08/2008 13:44
Crateri
in immaginazione, mentre studiate suite in LatEx rendono profonde le tue incrinature carnali. Da cui fuoriesce codice matematico da leccare.
Postato da zoon 10/08/2008 17:55
A dividerci
solamente stormi di corvi silicei, cadaveri che respirano, singolarità biologiche pronte a banchettare con i residui materici del nostro codice molecolare. La carne e la morte sono le ombre semantiche di uno stesso simulacro olografico. Lo vedo chiaramente, il nostro è solo un tramonto simulato.
Postato da 7di9 10/08/2008 19:24
Il nero
della tua pelle è una proiezione ristretta di stati energetici nascosti. Sono affamato di te, di quello che nascondi. Sei un’illusione sublime che torce lo spazio-tempo secondo regole non locali, al ritmo di rintocchi orgasmici a tenuta siderale.
Postato da 7di9 10/08/2008 19:27
Ed è al risveglio
che il LatEx si stende sul tuo corpo psichico e ti lascia andare nel delirio più nero. Come cercare un volatile morto sul bagnasciuga, per poi evocarlo.
Postato da zoon 11/08/2008 13:25
Il vuoto
espressivo di una vita spezzata nasconde più sfaccettature del sorriso di mille valchirie pervase da scariche incontrollabili di delirio sessuale. Fissata nella cornice quantistica di un quadro dalle incursioni surrealiste, la pelle che perdi diviene estensione metafisica di un continuum inumano. Sei il riflusso orgonico di infinite variabili oniriche perse nella memoria, la lanterna buia che ho cercato inconsapevolmente nel corso di eoni di vita insostanziale.
Postato da 7di9 11/08/2008 14:23
E poi,
quando la vita insostanziale mi ha lasciato per rendersi carne e sangue, umori e pelle, la variabile onirica ha ripreso il sopravvento ed è tornata una nuvola di codice matematico incomposto che ha reso tutto, tutto vaneggiante. Informazioni di pelle nera lucida sulle onde di un sentire di feromoni, cadenze di un territorio magico tra elementi magici.
Postato da zoon 11/08/2008 14:30
Quale delirio
nel kernel del proprio inviolabile e immortale codice! Quale assioma reso vano, nel proprio regime e flusso di bit e neuroni! Tutto viene rapidamente dimenticato in una nuvola di pelle sintetica lucida nera, come sangue e sperma e umori vaginali resi unici dall'appartenenza.
Postato da zoon 12/08/2008 11:35
Un delirio
fatto di perfetto lucido istante emulsionante. Una ricettiva idea di neuroni gassosi in completa osmosi, organico accoppiamento mentre carne profumata annuncia il putrido odore della dissoluzione finale.
Postato da zoon 12/08/2008 13:13
Un titolo che
si rapprende, come acqua marina che evapora e ne rimangono solo sparuti grumi di sale. Dovrebbero restarne anche i suoni, e il susseguente istinto di vita sessuale da spazio profondo.
Postato da zoon 12/08/2008 14:47
In volo
su un orizzonte degli eventi. Fino a riprendere il filo interrotto con l'altro capo. Fino a redigere dettami di ordini superiori come atti di dominazione.
Postato da zoon 12/08/2008 18:23
Come particelle
immotivate ma complementari, i nostri liquidi mietono vittime tra i seguaci della vecchia carne, esalando vapori e odori che dimezzano la pochezza ontologica che scorre tra le maglie marcescenti della biologia. Il medicamento quantico è già dentro di te, mi sta aspettando, pronto a condurmi oltre i limiti mitocondriali di una condotta sessuale non autorizzata dalle logiche della fisica newtoniana.
Postato da 7di9 12/08/2008 19:14
La risacca
coscienziale irrompe come un fronte di quanti inferociti, annullando la differenza di fase che delinea il confine tra ciò che sta in basso e ciò che sta in alto. Ma il decadimento è illusorio. Il moto sotterraneo, vortice infernale a carattere subatomico, è l’unico vero vettore, colui che spinge la sezione imperfetta del nostro kernel verso le vette ghiacciate dell’inumano. Seguirlo, senza fare domande.
Postato da 7di9 13/08/2008 12:49
Il cambio di fronte
improvviso. Tutto cambi affinché nulla cambi. Ed ecco il sangue scorrere come sperma, dentro i propri pensieri: di necessità fa virtù.
Postato da zoon 13/08/2008 14:53
Vicino
allo zenith si stagliano visioni interiori degne del miglior cosmo erotico postumano. Segni, come pustole memetiche, che ascoltano panorami del tuo parlare - un momento di piana dopo il valico. Mi ascolti, alter ego?
Postato da zoon 13/08/2008 15:31
Caos
che si mescola al sangue rinnovato, al richiamo che scivola verso una variante e poi al nuovo incontro, sensazione di legature sul corpo mentre desidero la mia carne dura nella tua con memi eroconduttivi.
Postato da zoon 13/08/2008 15:55
Rientrando
nella carne_binario ascolto il Buio in formato Hex farsi vivo e reattivo, un desiderio di carne analogica da soddisfare come angoscia da appartenenza, come un regredire verso la trascendenza.
Postato da zoon 13/08/2008 22:30
Il rilascio
di spore abiologiche consuma il martirio del nostro vecchio impianto organico, la governabilità del nuovo modulo postumano è infine interiorizzata. La strada verso la totale assimilazione è vicina, prossima alla conquista, come il riflesso psichico che leggo nei tuoi occhi, pozzi bramosi di destrutturarsi secondo formule matematiche di stampo quantistico.
Postato da 7di9 14/08/2008 13:14
Ed ecco
la destrutturazione. Finale, ma è solo l'inizio. Solo l'esatta sensazione di biologia abiologica in divenire; ed ecco il bisogno di mangiarti attraverso le tue protesi carnali.
Postato da zoon 14/08/2008 13:39
Un rumore
di meccanismo e carne incastrata, acquattata nel delirio biologico che s'infila negli algoritmi di matematica esistenziale.
Postato da zoon 14/08/2008 14:52
Alle porte
della stasi. Fisica - forse - ma non mentale. Non psichica. Come un desiderio di rendere la tua carne mia sostanza da stuprare matematicamente attraverso la libido.
Postato da zoon 14/08/2008 17:53
Un ondeggiamento
di LatEx per far vacillare la mente, le sensazioni. Le criniere di codice interiore da desiderio. Un trascendere attraverso il senso biologico, verso l'inumano, mentre scopi animale la tua donna.
Postato da zoon 14/08/2008 18:01
Soffio
tra i ricordi, che sembra di respirare software.
Postato da zoon 15/08/2008 16:25
Il senso
del male nero. Che rapprende l'anima. Pazuzu s'infila nelle carni, e rimesta la psiche di un totale oscuro inumano che trascende ogni cosa umana di torbida sessualità aliena.
Postato da zoon 15/08/2008 16:35
Ascolto
la mia percezione, fino a renderla un coacervo di sensazioni digitali in emulazione. Il soffio vitale appare oltre il biologico: siamo già oltre il punto di partenza prestabilito dall'arrivo.
Postato da zoon 15/08/2008 17:26
Click
sabbioso, una sequenza di info rappresa sotto il calore di un pensiero. Mentre la tua carne sfrigola di mio desiderio inumano e lussurioso, come un comando cerebrale di soddisfazione umana.
Postato da zoon 15/08/2008 17:34
In un crescendo
di atomizzazioni sincopate, dove la carne diviene vettore, il cadavere tempio, la metamorfosi preghiera, il blackout dendritico permea con fare terroristico le nostre ultime variazioni psichiche sulla tematica biologica. Siamo spugne silicee pregne di onanismi fuori sincrono, le viscere transdimensionali di creature inumane, la proliferazione biomeccanica di aforismi privi di senso che lambiscono la muta elettrica di un universo senza nome, un eden a un tempo eterno e provvisorio che ci attende paziente al di fuori del sistema Tempo.
Postato da 7di9 17/08/2008 14:42
L'onda biologica
ci ha trasceso e siamo questo, quello e molto altro ancora. L'istante emulsionante in umori neovaginali ha illustrato il percorso verso la lussuria postumana, inumana, traducendola in umori e bit viscerali.
Ho dentro il mordente delle tue mucose, dei tuoi orifizi, mentre trasmettono info distorte e perverse di puro fetish vettoriale in bondage.
Postato da zoon 17/08/2008 17:59
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COMMENTI
Dedico la porzione di event che mi riguarda a colei che è stata la mia ispiratrice inconsapevole, un vagito transustanziale tra le pieghe oscure del mare di Dirac. Ovunque tu sia, ora, la connessione non locale creatasi nel corso di quel sabato resterà tale, immobile, empaticamente vicina, come un dagherrotipo che ti ritrae intriso di umori inumani, di striature orgoniche non mappabili. 7di9
7di9, 17 agosto 2008, 19:44
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