Ciao a tutti,
beh.. innanzitutto vi ringrazio per i ringraziamenti, in realtà la mia parte è piccola, un tassello di una cosa più grande che sabato abbiamo visto, o intravisto.
Organizzare le .Con è sempre complicato ma poi, quando vi vedo tutti, capisco perchè ho fatto tanta fatica.
Grazie a voi di essere venuti e di aver animato la serata.
Mi soffermo anche io su alcuni punti di questa Con che ha portato ad alcune riflessioni interessanti qui presenti e altrove (ho passato la domenica mattina al te. col Gazzo).
Sul tema della scaletta che, dopo la fatica di disegnarla, è andata a quel paese immediatamente costringendo a rivoluzionare un po' il tutto.. come sapete abbiamo scoperto che nè Lippi, nè Altieri potevano fermarsi e quindi abbiamo ridisegnato il tutto, questo ha creato qualche difficoltà e qualche slittamento dei tempi.. sono convinto che abbiamo fatto bene alla fine a censurare il mio corto.. ero meglio dare spazio alla presenza degli autori, alla loro voce, è questo il valore aggiunto delle Con. In futuro forse dovremmo essere un po' più severi con gli orari e la scaletta ma è dai tempi di Vimercate che siamo un po' indisciplinati..

Per la musica e gli effetti.. in realtà la sala offriva tutto il necessario: video, impianto audio in diffusione (anche se non eccelso), impianto audio del televisore, luci soffuse, ecc.. forse qui abbiamo solo peccato nel non aver "provato" il tutto prima dell'evento, sarebbe bastato trovarci un'oretta prima e sistemavamo il tutto.. concordo con voi che i reading senza atmosfera perdono un po' di impatto.. ma queste sono considerazioni operative che ogni singolo evento porta con sè e che poi bisogna affrontare volta per volta.
A mi parere, e ne parlavo col Gazzo, il vero problema è capire quale è il significato che vogliamo dare alle Nextcon o in generali agli eventi che seguiranno.
Ci sono due vie d'intenderle, una dove il focus è centrato su un atmosfera familiare, di gruppo, aggregativa di noi stessi, con un'estensione ad un parterre di invitati ormai consueti e con un pubblico più o meno identico di amici e affezionati. A me questo tipo di nextcon piace perchè voi mi ricordate che sono vivo ma capisco i suoi limiti e il pericolo di autoreferenzialità e di involuzione su se stessa.
L'alternativa è un modello di evento sulla falsa riga di Bergamo, dove ciò che conto è lo
Spettacolo, senza dibattiti, senza ospiti, direi provocatoriamente senza fantascienza, eventi di pura arte da palco con reading d'impatto, performance, corti, arti visive, un concentrato di sola arte con l'obiettivo di appagare un pubblico vero e proprio, fatto di gente che non legge sf, non conosce Lippi e Altieri, ma che è lì presente per vedere fare spettacolo teatrale e artistico. E' lì per divertirsi e che giudica in base a quanto si è divertita/appagata/emozionata.
Sono eventi da fare in luoghi adatti, teatri, spazi adeguati, con attrezzatura di un certo, con una campagna comunicazionale vera, con un attenzione molto forte ai tempi, ai dettagli, un evento che non può più essere naif. Eventi che non possono essere gestiti con superficialità o nei ritagli di tempo di professioni alienanti.
Le due visioni non sono in contrasto, o meglio, si possono organizzare CON del primo e del secondo caso ma bisogna sapere che diverso, infinitamente diverso, è l'impegno richiesto per fare una o per fare l'altra. Nel primo caso posso farcela io con qualche aiutino (ormai sono rodato) ma nel secondo caso non posso, serve un'organizzazione complessa, impegnata, partecipata.
Ciò che credo è che non possiamo più pensare di fare entrambe in un unico prodotto.. non viene nè carne nè pesce.
Abbiamo gli agganci, Gazzo ha buoni contatti, io ne ho qualcuno, Kremo probabilmente altri, possiamo pensare di trasformare questi eventi in qualcosa di più "
front", qualcosa che sia pensato non per noi (come è stato magnificamente sabato) ma per il pubblico. Giovanni parlava del marketing, del vendere, del diffondere... non è diverso qui il riferimento.. se vogliamo far fare un salto alla Con la direzione è quella di un evento d'impatto pensato per il pubblico (e ciò è marketing di prodotto).
Vi lancio un'idea, abbiamo fatto la serata Connettivismo-Futurismo, perchè non metterci al lavoro per un evento da fare in un teatro fra Connettivismo e Surrealismo?
Un evento che apra le porte del Connettvismo a cose nuove: musica, altre performace, contaminazione, provocazione, cinema, facciamo vedere che il Connettivismo è sfacciatamente aperto al mondo! Coraggiosamente aperto al mondo!
Ci siamo chiesti dove va il Connettivismo, chiediamoci anche dove vogliamo far andare le Con e dove vogliamo portare la "spettacolarizzazione" del Connettivismo.
Ad ogni modo.. io sabato mi sono divertito un sacco e nel caso le prossime con le possiamo fare nel salotto di casa mia..

Ciao a tutti.
Alex