Il meccanismo di Antikythera

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Il meccanismo di Antikythera

Messaggioda ctrl-alt-canc » giovedì 30 novembre 2006, 21:58

ultra-steampunk, gli antichi greci avevano escogitato un meccanismo he automatizzava i calcoli astronomici. Sembra che finalmente la scienza moderna abbia svelato i segreti dell'antica tecnologia!

Il Meccanismo di Antikythera era effettivamente sofisticato. Verrebbe fatto da chiedere, ma perchè se potevano disporre di una tecnologia così "avanzata" non la applicavano alla vita di tutti i giorni, alle attività produttive?

E' un pò lo stesso dubbio che viene pensando al meccanismo di Erone (I secolo d.c.) che usava il vapore per fare aprire le porte di un tempio. Conoscevano il principio fisico, avevano le tecniche almeno artigiane per costruire dispositivi in grado di utilizzarlo: perchè non ebbe una diffusione di massa?

Io penso che dipenda dalla concezione che gli antichi greci avevano delle attività "meccaniche", dialetticamente collegata alla struttura sociale che mettendo a disposizione manodopera schiavile o semischiavile relegava le applicazioni materiali della fisica a "giocattoloni" come l'apriporte di erone o dispositivi di utilità religiosa come il meccanismo di Antikytera - astronomia e religione erano necessariamente legate, la capacità di prevedere i movimenti dei corpi celesti e fenomeni collegati era parte della sruttura di conoscenze della elite sacerdotale.

Con le debite differenze si possono fare dei paralleli con i giocattoli a orologeria e gli automi del XVI-XVII secolo, periodo in cui la scienza iniziava ad affrancarsi dall'ancillaggio verso la religione ma le sue applicazioni quotidiane ancora non vedevano la luce. Anche in questo periodo, come nel meccanismo di Antikytera, la misurazione del tempo è l'unica applicazione "pratica" della tecnologia meccanica di precisione, ma bisogna vedere per quale motivo serviva una valutazione precisa del tempo... per scandire le ore delle preghiere? Di sicuro il tempo del lavoro era ancora legato ai ritmi del sole. Dopo verranno gli orologi delle fabbriche, e non è un caso che gli insorti francesi della comune sparavano contro i grandi orologi dei palazzi cittadini.

Dei motivi per cui l'antica grecia non sviluppò un macchinismo ne parla il filosofo della scienza Alexandre Koyré in una serie di saggi raccolti nel libretto "dal mondo del pressappoco all'universo della precisione", a me ha convinto su molti punti.
Oh, oh un pò divagato, ma insomma secondo me certe cose si spiegano meglio così che facendo riferimento a più suggestive (e narrativamente feconde) tecnologie atlantidee...
The sky above the port was the color of television, tuned to a dead channel.
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Re: Il meccanismo di Antikythera

Messaggioda Logos » venerdì 1 dicembre 2006, 10:31

ctrl-alt-canc ha scritto:Io penso che dipenda dalla concezione che gli antichi greci avevano delle attività "meccaniche", dialetticamente collegata alla struttura sociale che mettendo a disposizione manodopera schiavile o semischiavile relegava le applicazioni materiali della fisica a "giocattoloni" come l'apriporte di erone o dispositivi di utilità religiosa come il meccanismo di Antikytera...


Mmmm.. Un ribaltamento della teoria del buon vecchio Aristotele che diceva che la schiavitu' sarebbe scomparsa nel momento in cui gli aratri avrebbero arato da soli... invece sembra che gli arati comnciarono ad arare da soli quando la schiavitu' scomparve.. interessante...

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