Incipit di dixit

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Incipit di dixit

Messaggioda dixit » lunedì 23 ottobre 2006, 19:49

Che ne pensate di questo incipit?

L'evoluzione dei pod aveva messo fine alla civiltà della cellulosa, non c'era più bisogno di abbattere alberi, di riciclare montagne di carta straccia. Ma quando le parole non potevano viaggiare nella rete, per un motivo o per un altro, venivano ancora impresse su quei pochi fogli biancastri e fruscianti, così particolari al tatto, che ancora si trovavano in commercio. E la carta, come la pietra, era un dato di fatto. Un dato che non poteva essere cancellato scrivendo delete sul foglio stesso, o premendo backspace per correggerlo. Ma la pietra poteva essere spaccata perché non attraversasse i millenni e la carta bruciata. L'ispettore Nicola Sandrini strinse nella mano i resti carbonizzati del foglio e ne lasciò cadere a terra i frammenti ormai illeggibili.
L'inchiostro non veniva più prodotto, così a volte si doveva usare il sangue...
L'ispettore gettò l'occhio al suo pod ancora acceso e rilesse a voce alta la lettera di addio dell'Ingegner Silvio Staffoni.

Frustrazione
frustrazione dovuta al non sapere se si verrà selezionati o meno per quel posto di lavoro. frustrazione per essere comunque coscienti di essere inadatti. ma inadatti a cosa poi? a questo mondo si viene una volta sola per essere adatti a qualcosa? che tipo di scopo dobbiamo prefiggerci? di essere adatti a un lavoro? o forse sto semplicemente guardando la cosa, la mia vita per intenderci, sotto un punto di vista del tutto sbagliato, dovuto al mio attuale stato di depressione? è così? sono venuto al mondo per lo scopo di qualcun altro? oppure la scelta sta nel solo vivere? non c'è scelta? bisogna adattarsi e basta per poter vivere? il nulla. in attesa di cosa? di cosa? di una conclusione? nemmeno il lavoro è più una valvola di sfogo. anzi io non riesco più a lavorare. ho perso la fiducia in me stesso e non riesco più a riemergere. nessuno mi vuole, nessuno mi cerca, ho finito le cartucce. sono una massa di dati senza indirizzamento. rimango in stand by, questa è la mia morte.
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Re: Incipit di dixit

Messaggioda X » lunedì 23 ottobre 2006, 21:59

Ciao Dixit! La prima parte sembra promettere uno sviluppo davvero da brivido. Complimenti! La seconda mi sembra un po' troppo confusa per risultare efficace... La carne al fuoco però c'è, come procedono i lavori?

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Ho sognato una tempesta concettuale forza cinque che soffiava sulla realtà devastata. - Jean Baudrillard

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Messaggioda dixit » martedì 24 ottobre 2006, 11:29

Ho scritto un po' di paragrafi.
Il secondo è una lettera d'addio. per questo è confusa
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Messaggioda Logos » lunedì 30 ottobre 2006, 14:40

Ciao, secondo me una lettera d'addio non è mai confusa, è pensata e ripensata infinite volte fino a diventare tagliente come una lama di rasoio.
Si dice addio non per salutare ma per far sentire la propria mancanza.
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