da X » venerdì 16 febbraio 2007, 10:20
Come scenario non è dei più rassicuranti, e apre le porte a tutto un ventaglio di linee speculative: dalla chimica usata per indurre stati alterati ad hoc (magari allo scopo di manipolare i risultati dei test, o magari gli stessi soggetti) alla strategia della deterrenza.
E' un campo eticamente controverso. Io resto della convinzione che, a meno che il soggetto interessato non dia esplicitamente il suo consenso a trattamenti analoghi, il controllo dovrebbe fermarsi a una ragionevole distanza di sicurezza dal mio hardware e dal mio wetware...
X
Ho sognato una tempesta concettuale forza cinque che soffiava sulla realtà devastata. - Jean Baudrillard
uno Strano Attrattore