Niente da obiettare a quello che avete saggiamente detto, cari Zoon e Abate. Infatti io non provo avversione per gli altri rami del fantastico (semmai ce l'ho con l'abuso dei clichè, ma questo è un male che investe in una certa misura anche la fantascienza...)
Se su
Continuum non pubblico fantasy, la ragione è un'altra: il desiderio di tutelare la specificità. Personalmente ritengo che il rigore della linea editoriale sia un valore aggiunto, non un limite. Di riviste-minestrone dove vengono infilati indiscriminatamente fantascienza, horror, fantasy, avanpop, science fantasy e magari anche derive mainstream ce ne sono fin troppe. La strada che chi mi aiutò a fondare la rivista e io abbiamo scelto è diversa e ci ha regalato molte gratificazioni.
Continueremo quindi a percorrerla, pur senza perdere l'interesse per il fantasy ecc.
Detto ciò, arrivare secondo al Silmaril per uno che ha applicato la politica del rigore sull'altro versante qualche piccolo imbarazzo lo crea.
Immagino che invece Simone non sia inciampato in simili conflitti d'interessi...
