Fantascienza Ottimista

[Logos]

Ciao..

che ne pensate?

http://www.fantascienza.com/magazine/no ... ottimista/

L'Obamamania anche nella SF?

Da Connettivista ammetto che percepisco che qualcosa non torna in questo quadretto ottimista e spensierato...

Logos

[dixit]

Non è che l'idea sia malvagia, ma, abituati così a lungo a visioni lugubri del futuro e dell'uso della tecnologia, probabilmente si tratta di una bella impresa. Non per convincere la gente ad accettare questo filone narrativo, ma per produrre temi davvero piacevoli e originali.
Del resto, se la fantascienza, diciamo, "negativa", ha avuto successo, secondo me è perché incarna l'esperienza umana, in un certo senso. Mettere i personaggi di una storia di fronte a una serie di problemi quasi irrisolvibili, o proprio impossibili, significa metterli a confronto con le loro capacità, quelle che poi sono umane, o non umane, ma che vorremmo possedere. Sfide che il lettore magari si aspetta che il protagonista riesca a vincere. Ecco, la negatività nella fantascienza secondo me rappresenta una sfida che consente ai protagonisti e quindi a noi, alter ego reali, di vincere le sfide con la vita, diventare più forti, evolvere per sopravvivere.
Nei romanzi di fantascienza cupa io ci vedo un'evoluzione, non necessariamente una disfatta totale e irrecuperabile. Una trasformazione dallo stato cupo e caotico che si viveva prima, a uno nuovo, diverso, carico di opportunità. Quindi anche nella narrativa lugubre esistono risvolti positivi. Poi, chiaramente, le intenzioni dell'autore possono essere ben diverse, io valuto alcune tendenze.

Una fantascienza positiva potrebbe avere uno scopo analogo, o parallelo, oppure qualcos'altro. "Accelerando", di Charles Stross, voi come lo inquadrereste? Secondo me non è tanto negativo ed è un buon romanzo.

[zoon]

credo che ci sia una certa misura di postivo e di negativo nella propria vita e in quella dell'umanità; non esiste un bianco e un nero assoluto, ma solo percezioni personali. il fatto di essere umani è sicuramente un aspetto negativo della questione, ed è un po' come agitarsi nelle sabbie mobili quando si decide se si è in periodo storico negativo o positivo.

[Evertrip]

Ingenui, ecco cosa mi sembrano: positività e ottimismo non corrispondono mai a un realismo concreto, che in genere nella migliore delle ipotesi si traduce in effimero o deludente. L'utopia non esiste, per quanto si possa teorizzare o lottare. Non sono io a dirlo, ma la storia.
E' giusto però un equilibrio, malgrado la difficoltà.

[X]

Non mischierei la seta con la lana. Obama non porta ottimismo, ma si fa promotore di un'ondata di cambiamento che si propone di sovvertire in meglio la triste prospettiva che è andata consolidandosi negli ultimi anni. E come la politica seria, neanche la fantascienza può prescindere da un approccio problematico.

Comunque, sul ruolo dell'ottimismo nella fantascienza e sulla prospettiva del futuro rivoluzionata dal voto americano stiamo preparando un mini-speciale per Next-Station. Lì avremo modo di sviluppare il discorso in maniera, mi auguro, più organica.

X

[Antares666]

L'ottimismo è una trappola, è un abominevole inganno e va combattuto con tutti i mezzi. Desta in me una repulsione viscerale in qualsiasi forma si manifesti, sia nell'arte che nella vita di tutti i giorni. Occorre mostrare sempre le cose senza veli, nella loro cruda ontologia. La vita biologica è male assoluto; chiunque cerchi di far credere il contrario, io lo chiamo nemico.

[Logos]

Non mischierei la seta con la lana. Obama non porta ottimismo, ma si fa promotore di un'ondata di cambiamento che si propone di sovvertire in meglio la triste prospettiva che è andata consolidandosi negli ultimi anni. E come la politica seria, neanche la fantascienza può prescindere da un approccio problematico.
X

Siamo tutti lieti della vittoria di Obama e della fine dell'era Bush ma da qualche parte sento che qualcosa non va. E' come se stessi assistendo ad un'allucinazione di massa, un delirio collettivo, un fenomeno psicosociale al limite dell'isteria. Una fiducia cieca nelle doti, negli intenti, nel fare politico, l'abbandonarsi fiducioso alle parole di un uomo misterioso, sconosciuto.

E' osannato come il promotore di un'ondata di cambiamento che promette di sovvertire lo status quo ma di lui nulla sappiamo e lo abbiamo mitizzato (vedasi la partecipazione italiana all'elezione, quasi da psico dramma) e ci fidiamo di lui, crediamo in lui, speriamo in lui solo per una ragione concreta: il colore della sua pelle e questo è razzismo al contrario.

Scusate ma il buon Brecht mi ha insegnato che i miti sono pericolosi e che è triste il paese che li invoca.

Ad ogni modo W Obama anche solo come Simbolo-Obama.

Logos.

[7di9]

L'idea della fantascienza ottimista è scema, come tutto ciò che mette freno alla fantascienza e all'arte in generale. Credo nei manifesti artistici, ma come promotori di un'estetica, non di un contenuto moraleggiante tanto scabro quanto striminzito come l'ottimismo o come per esempio "la delicatezza dei dialoghi per non urtare i più suscettibili al turpiloquio" (ma ci pensate a un manifesto del genere?). Se Stoddard si deprime leggendo di distopie, non vedo perché devo farlo anch'io. Le distopie mi nutrono, il male mi nutre, ma questo non significa che voglia vivere in un totalitarismo, o tra macchine che si cibano dei miei liquidi. Io sono favorevole solo alla fantascienza, positiva, negativa, etero oppure omo, purché sia buona fantascienza, che sappia stimolare, che sappia deprimere quando è necessario, che trasmetta serenità se serve. C'è bisogno di fantascienza. Punto. Dire che l'ottimismo è meglio del pessimismo è come dire che l'ossigeno in pianura e migliore dell'ossigeno in collina. That's my idea. Da notare, poi, che l'autore del manifesto, nel suo blog, tra i commenti, risponde così, un po' snaturando la sua idea originaria: "A clarification: I am not promoting the takeover of the world by benevolent scientists and cuddly captains of industry—I would simply like to see a broader palette of characters, with more realistic personality traits. Not all businesspeople are bent on raping the planet; not every chill-dude-next-door is altruistic and perfect. Sometimes great things come from evil characters; sometimes terrible things happen from the best intentions. Let’s create all sorts of characters–but let’s put them in a position to act, and let’s make sure they *act.* [Corsivi miei]". Stoddard dice che vorrebbe personaggi realistici, nel senso di non stereotipati, perché non tutti gli industriali sono delle iene e non tutti i ragazzini vicini di casa sono buoni (ma va?). Ma sbaglio oppure dicendo così si contraddice? Questa non è fantascienza ottimista o positiva, ma fantascienza positivista. Io credo che Stoddard debba lucidarsi le sinapsi, ha le idee un po' confuse.

7di9

[Logos]

l'ossigeno in pianura e migliore dell'ossigeno in collina. That's my idea. 7di9

L'ossigeno della MIA pianura un po' schifo fa però...

L.

[Antares666]

Mi spiegate cosa c'entra Obama con questa "fantascienza ottimista"? Ho quasi l'impressione che si siano ibridati due thread in origine del tutto dissimili. Ho passato anni a combattere contro i teocon, anche per mezzo di esperimenti memetici a dir poco bizzarri (quanto inefficaci), e adesso che sono stati sconfitti mi rendo conto di sentire un gran vuoto: posso esistere soltanto in una distopia, combattendo contro forze pestilenziali, un po' come Brady sotto il dominio di Fremont. Non sono geneticamente programmato a vivere in una società in miglioramento.

[X]

Mi spiegate cosa c'entra Obama con questa "fantascienza ottimista"?

Secondo me non c'entrano per niente, infatti...
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