Salve a tutti,
stavamo ragionando con X sulla NextCon, un'iniziativa che, come ho già detto per email, è molto lodevole (ancora un bravo ad Alex per essersi prodigato in tal senso

), e mi erano venute alcune idee di cui volevo mettervi a parte.
Allora, la prima cosa che credo è che sarebbe da evitare in ogni modo una Con di tipo "standard", per cosi' dire, ovvero una Con con i soliti "pistolotti" (presentazioni, tavole rotonde, dibattiti da palco, ecc.

). Le Con di questo genere addormentano la platea e se fossimo riusciti a radunare un po' di gente, ci ritroveremmo a dimezzare i convenuti entro il primo o secondo "autoincensamento pubblico". Quindi, credo che un elemento vincente sarebbe dare un carattere più interattivo alla Con, qualcosa che è in grado di coinvolgere direttamente il pubblico.
Io propongo di organizzare un evento iniziale di apertura (breve) e una serie di "stand" o "aree di interazione" (è più connettivista

) attraverso le quali il pubblico può non solo osservare ma anche interagire con i "contenuti" che il connettivista sta presentando (per es., ci potrebbe essere un'area dedicata al cortometraggio, gestita da Zoon, oppure un'area riguardante le forme connettive di letteratura e gioco, gestita da noi di othersider.com, e così via per tutti). In altre parole, ogni connettivista ha uno spazio per presentare il proprio "contenuto", che sarà una sfaccettatura del multiforme movimento Connettivista. Messa così, la Con diventa un percorso, un viaggio attraverso il Connettivismo.
Ma non è finita. L'evento di apertura sarebbe una sorta di incipit, un indizio iniziale in una sorta di "caccia al tesoro" da snodare lungo il percorso interattivo per arrivare alla soluzione finale: qual è l'essenza del Connettivismo? Questa sorta di "caccia al tesoro" potrebbe essere organizzata parte nell'area della Con e parte in internet, attraverso un apposito spazio web ottimizzato per i browser dei cellulari (o attraverso delle postazioni, se riusciamo a metterle in campo, con un tempo limite d'uso, altrimenti la gente si piazza li' e non si schioda), in pratica sarebbe un "gioco pervasivo", che è un concetto di gioco molto in linea col Connettivismo. Di questa cosa, ne parlavo con X, potremmo occuparcene noi di othersider.com, che sviluppiamo giochi pervasivi per professione.
Al termine della Con, un evento finale di conclusione, in cui vengono anche premiati i 3 primi (o migliori) solutori del gioco pervasivo, con una copia di Supernova Express, l'antologia del Connettivismo.
Aggiungo che spingerei tutti a usare quanto più possibile la tecnologia. Dopotutto le nostre radici sono tecnologiche, quindi evitiamo di proporre solo chiacchiere (e distintivo

) e puntiamo sul coinvolgimento del pubblico. Secondo me, daremmo l'impressione che ci stiamo muovendo anche con concretezza verso ciò che professiamo (credo in una sola rete, madre onnipotente, ecc. ecc.

)
Ecco, queste sono le mie proposte. Tenete presente che la mia esperienza è forte con le Con di giochi di ruolo, che in genere riescono sempre a coinvolgere i partecipanti, a differenza delle Con letterarie.
sotto coi commenti!
A presto,
Giuliano