da X » venerdì 22 dicembre 2006, 2:02
Breve log della serata appena svoltasi, e conclusasi per cause estranee alla nostra volonta ma forse (dico forse) non alle nostre azioni. Che il collasso di Splinder sia stato un effetto collaterale della nostra jam session è una possibilità remota, anzi remotissima, però ha un certo fascino quest'idea che un cluster di menti connesse in rete a sfornare onde psichiche su un mood condiviso possa non essere aliena a quanto avvenuto...
La serata si era così aperta:
Allacciate le cinture, spolverate i jack craniali, inumidite le prese e preparatevi alla connessione. Siete online e questa è la prima jam session collettiva del connettivismo!
Su questo sottofondo alieno di quasar morte invoco Legba, signore dei sentieri, custode dei crocevia, loa degli spiriti dei morti, perché vegli su di noi e ci guidi nel nostro cammino notturno verso il futuro.
E sia con noi Willy l'Uraniano, con la sua Banda di squilibrati Nova, per assisterci lungo questo sentiero elettrico che è noto come la via delle stelle.
Benvenuti sul Supernova Express!
Postato da X 22:10 | permalink commenti
Mi spiace che la serata non abbia potuto concludersi come tutti noi ci auguravamo, ma in fondo era una Supernova quella che volevamo far esplodere, no? E allora ha un che di sovrannaturale il modo in cui sono andati a finire gli eventi.
Comunque, questa che segue è una sintesi delle fasi finali della serata, prima che il medium tecnico ci negasse il suo supporto.
Le stelle sono in balia di processi irreversibili. gli elementi pesanti che ci compongono sono stati forgiati in fornaci stellari. lo spazio è la trama e il tempo è l'ordito; il nostro pensiero strappa la tela.
Postato da ctrl-alt-canc 23:09 | permalink commenti
Il carme sciolto dei mondi ci insegue in questa drogheria. Pochi grani di pepe di Vega, non desideriamo altro, le mani a tappare le orecchie doloranti, in corpo una smania triste di spazioporti periferici, nostalgia di piccole rivoluzioni, qualche eroe pomeridiano, una rivista con pubblicità di intimo femminile, la serializzazione definitiva.
Postato da up966 23:11 | permalink commenti (2)
Ho visto il corpo disfarsi ed imputridire in miasmi venefici, la decomposizione maligna di arti, la perdita del controllo e del volere, del dominio su ciò che chiamavo me stesso. Ma la mia mente guizzava veloce lungo autostrade di fantasia oltre le stelle, più veloce di treni a gravitazione magnetica, più rapida di astronavi immaginate in notti di follia etilica. Là era diretta, verso l'orizzonte che ancora non conoscevo. Correvo immobile. Urlavo muto e piangevo lacrime asciutte.
Oggi sono là.
Addio. Addio.
Postato da Logosnero 23:14 | permalink commenti
La risonanza neuronica trasmette alle mie sinapsi la conversione in qubit di interi universi.
Postato da antares666 23:15 | permalink commenti
Silenzio
ci vuole silenzio
la frenesia del decollo è passata
non diventiamo rumore bianco
Il Suono del Silenzio
qualche secondo
PLANIAMO
Postato da BHS 23:16 | permalink commenti (2)
Una forma nuova di aggezza stellare fiorisce nel centro di gravità sbilanciato del mio kernel neurale. Sono connesso all'universo, respiro il fiato del cosmo, vivo nel tutto. Una vibrazione delocalizzata: l'essenza del mio essere quantistico, post-singolare...
Postato da X 23:17 | permalink commenti (1)
I Sacerdoti di fuoco di Alpha Centauri vomitano utopie nella mente dell'uomo. Nessuno di loro abbassa il capo di fronte alla possenza del Cristo magmatico. Nel libro di sabbia è stato scritto che l'uomo dormiente non risorgerà.
Postato da abatestolto 23:18 | permalink commenti
Risuoniamo di empatia e sincronicità. Sta esplodendo tutto. Incredibile...
Postato da zoon 23:18 | permalink commenti
Un lupo siderale non ha nome, non ha identità. Cela il proprio essere dietro uno pseudonimo, artificio della propria fantasia, incontro di suggestioni raziocinanti che lo rappresentano meglio di altre configurazioni alfabetiche. La frequenza del fenomeno non è certo paragonabilea quella di un oscillatore al quarzo, ma talora può capitare che un lupo abbandoni temporaneamente l'etichetta ch'egli stesso ha appiccicato al proprio essere. Rivoluzione interiore, evasione temporanea o adattamento alle necessità? Webangels si avvicinò, lento, pigro, inesorabile. Non era uno nuovo: faceva parte del branco da tempo, magari in disparte, padrone dell'ombra, o solo in attesa. Gli altri lupi lo conoscevano come Ro.
Postato da WebAngels 23:19 | permalink commenti (1)
Che botta, esclamò l'Ermafrodito in seconda. Le pareti stagne tremavano ancora per l'urto, molte cinture si erano slacciate, e i liquidi organici vagolavano per l'abitacolo in bolle giallognole, allungandosi in gradevoli curve di Bezier. Dagli oblò videro allontanarsi rapidamente il Brocador dall'ombra minacciosa, le cento alabarde bronzee inastate, la ficcocippa già rovente di plasma, pronta a un nuovo colpo.
Postato da up966 23:23 | permalink commenti
Il giorno in cui il signor Jacopus B. scoprì di aver indossato per tutta la vita, una nera e brunita armatura medioevale lucente e possente, il mondo esplose e su un'astronave in orbita in un'ellittica distante un piccolo umanoide grigio sbadigliò annoiato.
Fusione di realtà schizofreniche in una mente folle.
Postato da Logosnero 23:24 | permalink commenti
Vedo labbra che si piegano in un sorriso
Lupi che vagano
tante anime e un solo viso
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Calma
Aurora
Ottenebra
Siderale
Postato da BHS 23:27 | permalink commenti (2)
Potrei impazzire con quest'empatia truce. Si può morire, si può risuonare. E' come esporsi alla luce dopo un anno di tenebre assolute, e ritrovare l'energia di un tempo tutta assieme. Qualcosa di gassoso intorno a noi, come se le ombre fossero impegnate coi nostri corpi in studi relativi a scatole chiuse.
Postato da zoon 23:27 | permalink commenti (1)
L'eco delle voci dei morti si propaga nel cavo. Viaggia impacchettata in un treno minimo di fotoni a prova di infiltrazioni. La criptoanalisi è già un'arte pronta ad infrangere i suoi segreti quantistici.
Cosa si cela dietro l'orizzonte? Quante nuove realtà? Quanti nuovi me stesso?
Mi sento pronto alla prossima folgorazione criptomnesica.
Postato da X 23:29 | permalink commenti
Come
A
Ogni
Solstizio
Postato da ctrl-alt-canc 23:30 | permalink commenti (1)
In principio era la Parola, nel tempo deformata in forme di divinità cuente e vendicative.
E' là in fondo!
Si intravede, nelle circonvoluzioni del tempo che eternamente ritorna, nelle nebbie sulfuree di una percezione estesa e deformata, tra le nubi gonfie di lacrime di cieli violacei.
Voi conoscete la Parola. Io conosco voi.
Postato da Logosnero 23:32 | permalink commenti (1)
E l'abate stolto disse:– la realtà catodica di questo fottuto paese? Eutanasia neurale!
Postato da abatestolto 23:32 | permalink commenti (1)
Accompagnamo il solstitium dei nostri atomi verso le camere ardenti del pensiero puro e riscopriremo il piacere della tortura in un mondo di omologati senza errori; tramontate esordi: voglio morire tra l'indifferenza infinita dell'ovvio e riscaldato dall'autonomia dell'esistenzialismo molecolare.
Postato da dottoreinniente 23:33 | permalink commenti
steganografata nel nostro genoma,
una poesia del folle demiurgo
Postato da ctrl-alt-canc 23:33 | permalink commenti
Abbiamo concluso comunque alla grande. Siamo connettivisti...
always on!
X
Ho sognato una tempesta concettuale forza cinque che soffiava sulla realtà devastata. - Jean Baudrillard
uno Strano Attrattore