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l'incanto di Bambola

introduzione di Giovanni De Matteo

Lukha Kremo Baroncinj è lo pseudonimo più comunemente usato da Gianluca Cremoni Baroncini, classe 1970, nato a Livorno ma residente a Milano. Laureato in Storia con una tesi sui chierici in armi, fin da piccolo ha viaggiato molto a seguito dei genitori, avendo così modo di maturare quell’attitudine cosmopolita che si riflette nei suoi lavori.

Personalità eclettica, accostatosi precocemente alla musica elettronica e alla fantascienza, ha poi avuto modo di allargare i propri interessi all’arte contemporanea e alla filosofia.

Fin dal 1992 ha scritto racconti e poesie cyberpunk. Da più di dieci anni il Kremo è attivo nel campo dell’editoria, e con l’associazione culturale Kipple Officina Libraria da lui fondata ha pubblicato e diretto la rivista amatoriale Avatär, per un totale di 14 numeri dal gennaio 2000 al dicembre 2004. L’influenza della fanzine è stata davvero notevole, come dimostra il fatto che sulle sue pagine è transitata una porzione cospicua degli scrittori e illustratori attivi nel settore in Italia. La sua attività è stata coronata nel 2003 dal successo al Premio Italia come miglior rivista amatoriale di fantascienza.

Ma la sua opera non si esaurisce a questo. Già presentatosi al pubblico come "intonarumori" nel 1995, da diversi anni con lo pseudonimo di Krell è anche protagonista di performance live che si spingono dai reading a veri e propri concerti.

La sua vocazione artistica anarchica e irriverente trova la sua sublimazione il 18 settembre 2004, con presentazione al pubblico del progetto KAOS-SF che si concreterà il 21 dicembre di quell’anno, in occasione del solstizio d’inverno, nella fondazione della Repubblica Kaotica, una Nazione Oscura con tanto di governo, passaporto, Gazzetta Ufficiale, banconote, francobolli, lingua e inni di stato.

L’incredibile coincidenza sincretica con la nascita del Connettivismo, ma soprattutto – come ci tiene a precisare lui stesso – la convergenza d’intenti, sentimenti ed estetismi, lo ha portato ad aderire al movimento, di cui fin da subito è stato entusiasta sostenitore.

Il Kremo è autore anche di due romanzi, il primo dei quali, Il Grande Tritacarne, è uscito nella Bibliotheka di Avatär, collana della Kipple Officina Libraria. E la vocazione meccanico-scapigliata che già sorreggeva il romanzo si esprime anche nel racconto incluso, che tuttavia è addolcito da toni soffusi e delicati, capaci di intessere intorno ai protagonisti un’atmosfera lirica. La penna di Gianluca rende quest’opera una perla connettivista da contemplare con trasporto empatico.

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