tratto da [una storia da raccontare]
di Marco Milani
L’esperienza in rete come fondatore e animatore del portale di letteratura anomala Domist.net – Letteratura e Pace ha permesso a Marco Milani di giocare un ruolo catalizzatore... [CONTINUA]
Il fatto è che non saprei proprio da dove cominciare.
Dalle formiche parlanti? Dal veliero che vola sull’acqua? Dal deserto dove piove all’incontrario?
Forse il modo migliore per tentare di capire una storia è raccontarla. Dall’inizio...
Stavo leggendo un libro. Avevo ripescato da non so dove un vecchio economico Gialli Mondadori dalla copertina ingiallita, con gli angoli sbrindellati e le striature di muffa e umidità riassorbita sull’esterno delle pagine.
Era una raccolta di racconti brevi un po’ particolare, un connubio tra gialli e fantascienza di opere poco conosciute di autori come Bradbury, Christie, Conan Doyle e Asimov solo per citarne alcuni, e datate tra il 1930 e il 1960.
Tralasciando i commenti sulla straordinarietà di alcuni dei racconti in rapporto all’epoca in cui furono scritti, uno di questi mi colpì in modo inconsueto, ponendomi confuso e curioso alla sua completa attenzione dopo aver letto solamente le prime due pagine. Il mondo di KK-KK di Erle Stanley Gardner. L’autore mi risultava fino ad allora sconosciuto. Attualmente, devo confessare, le cose non sono molto cambiate. Mi sono ripromesso di fare una ricerca appena possibile, ma inizio a nutrire qualche dubbio sulla fattibilità dei miei propositi.
In effetti, ho iniziato questa storia sulla falsariga del racconto di Gardner (in comune abbiano le formiche e la narrazione di "movimento"). Vista la correlazione tra quello che leggevo e mi succedeva, non è proprio un gran plagio, e se aggiungiamo qualche sospetto nascente su Gardner e KK-KK a causale delle mie sventure...