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Le cine-atrocità di Ballard, in mostra a Milano

The Atrocity Exhibition è il più ambizioso e controverso tra i libri di James G. Ballard, un vero e proprio manifesto letterario firmato da uno dei titani della letteratura (fantascientifica e non) del Novecento. A Milano il prossimo 12 maggio appassionati e curiosi avranno la possibilità di godersi le visioni ballardiane trasposte sul grande schermo.

L'appuntamento con il futuro distopico è per le 19.30 di lunedì prossimo, presso l'Arci Corvetto di Milano in via Oglio, 21 (fermata Corvetto della linea gialla della metropolitana). Dopo la consueta cena dei fantascientisti, cenacolisti e connettivisti milanesi, seguirà a partire dalle 20.45 quello che per gli appassionati dovrebbe essere un vero evento: la prima proiezione al pubblico di un piccolo capolavoro segreto, l'adattamento cinematografico di The Atrocity Exhibition firmato nel 2000 dal regista australiano Jonathan Weiss. "Il libro è uno spartiacque sia nella produzione ballardiana che in quello della letteratura tout court" dichiara Andrea Jarok, organizzatore della serata. Il film, mai uscito nelle sale ed cinematografiche, è stato girato da Weiss inizialmente senza alcun consulto o contatto con Ballard, ma come riportato nella nota stampa l'autore inglese, dopo la visione della prima stesura del film, entusiasta ha dato la sua approvazione e suggerito l'introduzione iniziale. Un’intervista al regista si può leggere sul sito Ballardian.com.

Il film verrà proiettato in lingua originale, sottotitolato in italiano. La proiezione sarà preceduta da un'introduzione al film e all'opera ballardiana a cura di un quartetto connettivista: Giovanni De Matteo, Fernando Fazzari, Lukha Kremo Baroncinj e Mario Gazzola.

Dal comunicato stampa ricaviamo questo brano, estrapolato da un articolo di Kremo già pubblicato su queste pagine: La quotidiana atrocità in mostra.

La mostra delle atrocità (una raccolta di frammenti narrativi scritta in più tempi) rappresenta un nodo importantissimo della produzione ballardiana: l'Uomo si trova ad affrontare un altro groviglio: il mondo dei mass media e della tecnologia. L'artefatto umano ha raggiunto un grado tale da renderlo autonomo, l'Uomo è costretto alla propria riprogettazione e al nomadismo psichico. La geometria dei sistemi di comunicazione diventano l'estensione del sistema nervoso. Nei paragrafetti che si succedono incalzanti, quasi con isteria, Ballard mette in scena le ossessioni, le perversioni, le mitomanie che nascono nella mente facendole "esplodere" nel mondo esterno (Burroughs nota che l'autore si rifà nuovamente al mondo dell'arte realizzando in letteratura quel processo di blowing up che attuavano Rauschenberg e la Pop-art quando ingrandivano enormemente un'immagine). Prende vita un inconscio collettivo fatto di mitologie contemporanee ed eventi shock alla base del quale c'è una sessualità che pervade tutto [...] E' uno scenario di violenza ed eccesso, ma non troppo fantascientifico se si pensa alla quantità di trasmissioni televisive basate sul concetto di real-TV (nato nel cinema coi cosiddetti mondo-movies che hanno come capostipite un cinico come Jacopetti), all'esistenza del mercato illegale degli snuff-movies (veri e propri "festival di atrocità cinematografiche"), o soltanto di un libro che raccoglie tutte le frasi dei piloti registrate nelle scatole nere pochi istanti prima che l'aereo precipiti (The Black Box di Malcolm MacPherson), e a tutto il materiale pornografico feticistico di stampo clinico e asettico attualmente in commercio. Ma è l'autore stesso a cercare di capire dove tutto questo potrà condurci: «La morte di un bambino o la guerra nel Vietnam potrebbero essere visti come contributo al bene comune».

Buona visione a tutti!

The Atrocity Exhibition

Regia: Jonathan Weiss

Soggetto: J.G. Ballard

Sceneggiatura: Jonathan Weiss & Michael Kirby

Fotografia: Bud Gardner

Musica: J.G. Thirlwell (Foetus)

Interpreti: Victor Slezak (Travis e gli altri 'T'); Anna Juvander (Karen Novotny; La Donna in Bianco); Michael Kirby (Dott. Nathan)

Anno: 2000

Durata: 105'

COMMENTI

Grande!!! Mi piacerebbe molto vedere questo film... Chissà che non riesca a migrare verso la città, lunedì sera... Un abbraccio connettivo! L.

Laura, 8 maggio 2008, 13:44

Se ci riesci, Milesia, a noi farà sicuramente piacere vederti. Il film non è proprio da botteghino, ma una visione la merita. Se ce la fai, ci vediamo lì! Ciao, X

X, 9 maggio 2008, 21:59

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