La via delle stelle

L’ultima volta che ci siamo sentiti era piena estate. Il sole pendeva a picco sulle nostre giornate e ci stavamo finalmente godendo un po’ di relax dopo un anno vissuto di corsa. Rieccoci qui, dunque: come sono andate le vostre vacanze? Le nostre, come già vi annunciavamo nell’ultimo editoriale, sono state inevitabilmente ridotte, anche se per una buona ragione. Un mare di novità è in arrivo e possiamo dire con una ragionevole dose di fiducia che in tutte siamo davvero a buon punto.

Ma nel frattempo non potevamo certo lasciarvi a secco. E allora ecco Next Station, la stazione del connettivismo, un portale su cui reperire on line tutte le informazioni che potete desiderare su NeXT e sulle altre nostre attività. Costantemente aggiornato con news dal mondo del connettivismo e della fantascienza in generale, ricco di articoli, poesie e racconti, siamo sicuri che un posto così non deluderà chi ha già apprezzato le nostre pagine. E, sia detto tra noi, nutro anche la segreta convinzione che sapremo attirare l’attenzione di un certo numero di naviganti del web, richiamati dal miraggio ipnotico del nostro radiofaro elettronico. E il merito è tutto dell’ottimo lavoro svolto da Umberto Pace aka 2x0, del quale abbiamo l’onore di offrirvi in questo numero l’eccellente Paura del buio, che ci trasporta in un limbo irreale e visionario, un paese magico sospeso nel crepuscolo di un autunno senza fine, reso come al solito con la consueta raffinatezza della sua prosa ricercata e avvolgente. Ulteriori informazioni sul nostro sito nuovo di zecca (ricordiamo ai più distratti che una precedente incarnazione aveva fatto la sua comparsa nel circuito di Domist.net) tra le Interazioni di questo numero, che offre una panoramica più nutrita del solito sulla galassia connettivista. E non dimenticate di venirci a trovare on line. Il riferimento è semplice e diretto: www.next-station.org.

Quanto al numero che tenete tra le mani, per una volta spendo due parole sul corredo grafico. L’iterazione 06 segna il ritorno a NeXT di Daniele Cascone, eccellente artista siciliano che già avevate avuto il piacere di apprezzare sull’ormai storica iterazione 01. Daniele torna e ci regala un nuovo giro nella sua personale galleria di visioni digitali: meno fusioni tra la carne e il metallo, questa volta, e un più rarefatto senso di alienità.

E ora una piccola anticipazione. La supervisione estetica del fascicolo, curata con la solita professionalità da Giorgio Messina, segna un’ulteriore svolta nello scenario delle reciproche interazioni instaurate da NeXT con la sua Cagliostro E-Press. Per quest’autunno è infatti prevista l’uscita di Solaris*: una sorella decodificata, come l’ha definita il Conte Cagliostro, della vostra cara e affezionata NeXT, che manterrà comunque una sua indipendenza, anche se praticamente tutto il nostro staff si sobbarcherà ogni tre mesi carico di lavoro doppio per garantire ai nostri lettori l’uscita di una seconda rivista destinata direttamente al circuito delle fumetterie. Avete capito bene! Solaris* sarà indirizzata a un pubblico più ampio e offrirà ai lettori una scelta di materiale di tutto rispetto: fumetti, notizie, dossier e ovviamente articoli e racconti, tutto nel segno di una fantascienza ad ampio spettro. È un’estensione del nostro orizzonte, un ampliamento della frontiera: un nuovo pianeta alieno da esplorare con la mete protesa verso il futuro. Per le novità, tenete d’occhio il nostro sito.

Ma adesso torniamo a noi. Alle visioni dal basso futuro di Zoon, del Kremo, di Pykmil e di Logos si aggiunge l’esordio sulle nostre pagine di Evertrip. Altro esordio nelle Connessioni, dove arriva un connettivista di vecchia data: Dottore in Niente. Finalmente abbiamo anche il piacere di presentarvi un’altra collaborazione maturata in seno al movimento, con un racconto firmato a quattro mani dal sottoscritto con Zoon, che concilia due visioni nate per i rispettivi universi letterari: il Concourse (da un mio lavoro ancora inedito, Nel tempo del Deviante) e l’Impero Connettivo (dal suo ciclo dell’Impero, arrivato al secondo romanzo, distribuito gratuitamente in Rete). E mentre Zoon prosegue in Frame, Focus e Zoom il suo viaggio tecnologico tra le innovazioni che si apprestano a entrare nella nostra quotidianità futura, stravolgendola nel progresso iperaccelerato del postumanesimo, arriva alla seconda puntata la panoramica sul paradigma olografico destinata a concludersi sul prossimo numero. Atteggiamento, questo dell’apertura alle nuove tecnologie e all’avanguardia scientifica, teorizzato anche in Nuove prospettive per la fantascienza del futuro, un documento programmatico che nasce con l’intento di fornire un manifesto alla nuova fantascienza di cui il connettivismo è anima e incarnazione.

Su questo numero abbiamo anche il piacere di offrire spazio a una voce che potremmo definire neofita del movimento: è il colonnello Kalt Winter che direttamente dalla plancia di comando di WebTrekItalia ci regala un interessante saggio che assomma la sua passione per l’universo di Roddenberry a una riflessione critica sul ruolo della fantascienza nel mondo attuale. E, per concludere, ecco affacciarsi sulle nostre pagine, dopo il titano Majakovskij, un’altra ombra dagli anni cupi del crollo della monarchia russa: Velimir Chlebnikov, Signore dell’Orbe Terracqueo e nume tutelare della rivoluzione cubofuturista. Le sue memorie, dopo un viaggio transmentale durato ottantaquattro anni, in anteprima solo su NeXT...

La parola futuro ha il potere di chiudere un circuito neurale che evoca dai miei banchi di memoria stagnante ricordi in bianco e nero della mia infanzia. Un tempo popolato di astronavi come portaerei spaziali e stazioni orbitanti di bassa quota. Un universo fatto di scenari apocalittici e rutilanti, di gelide lune e di pianeti bizzarri, come nelle visioni di Leiji Matsumoto. Chi non ricorda i suoi treni proiettati verso il futuro, sui gelidi abissi siderali? Ho ritrovato queste visioni, quell’entusiasmo bambino, nel senso di futuro e anticipazione che si respira sulle pagine elettroniche di Next Station. E questo grazie ai connettivisti che hanno voluto accompagnarci nel viaggio. OK, questa è una delle ultime chiamate a raccolta, lupi siderali: il Supernova Express è pronto alla partenza, sentite il fischio del suo vecchio motore a improbabilità e il fremito delle sue membra d’acciaio? Affrettatevi! Comincia un nuovo viaggio. Venite con noi, scopriremo insieme la via delle stelle.