Estate, tempo di sole e di vacanze. Beato chi riuscirà a goderseli entrambi, gli elementi costitutivi di ogni estate che si rispetti. Noi di NeXT dobbiamo accontentarci della calura, responsabile di picchi di traspirazione e isterismo, e dovremo rinunciare alla bellezza spensierata delle ferie. Le mille attività che abbiamo in cantiere ci impediscono di godere di un pur meritato riposo, ma è una rinuncia a cui ci prestiamo lieti, fiduciosi della bontà dei prodotti che sapremo presto offrirvi.
Il punto della situazione è questo: in aprile è uscito il libro d’esordio di Giovanni De Matteo, sei racconti in odore di connettivismo raccolti intorno all’idea - onirica, romantica, a volte metafisica - del ritorno. Il suo titolo è Revenant. Storie di ritorni e di ritornanti e ha l’onore di inaugurare la nuova collana di Ferrara Edizioni dedicata al fantastico, nelle sue variegate sfaccettature. Il libro si pregia di alcuni eccellenti contenuti extra: una prefazione scritta dal mitico Vittorio Catani, decano della fantascienza italica, una postfazione a cura degli amici Sandro Battisti e Marco Milani, compagni fin dagli inizi di quest’avventura connettivista, e le splendide illustrazioni realizzate dai disegnatori dello Studio Cagliostro, coordinati con la solita maestria dall’instancabile Giorgio Messina. E vogliamo regalarvi anche una piccola indiscrezione: continuate a tenere d’occhio la neonata FantaNET, a cura di Marco Zolin, perché nei prossimi mesi le sorprese connettiviste non mancheranno di certo...
Un libro è già uno splendido traguardo, ma che dire allora del progetto de La Trentunesima Ora, nato come cortometraggio sotto gli auspici della FilmHorror di Francesco Cortonesi e presto ampliatosi fino a diventare un mediometraggio di imminente pubblicazione? I risultati raggiunti nel corso di questa avventura diventano sempre più concreti, ma pur nella loro virtuosa sostanza, in fondo, sono poca cosa di fronte all’interesse che abbiamo avuto modo di tastare con mano intorno alle nostre iniziative. Zoon, per esempio, ci offre un breve reportage della Deepcon 7/Italcon 32 che ci ha visti partecipi nella duplice veste di entusiasti neofiti e "incoscienti conferenzieri". Lusinghiere (forse è poco, ma mi sfugge in questo momento un termine più adatto alle circostanze) recensioni sono piovute su NeXT persino dalle leggendarie pagine del Grimorio Segreto della Fantascienza Italiana: dalle colonne di ROBOT, Lukha Kremo Baroncinij e Andrea Jarok continuano a spendere apprezzamenti ed elogi alla nostra rivista e non solo, e questo aggiunge un’ennesima voce all’elenco dei debiti che siamo grati di aver maturato verso la rivista del grande Vittorio Curtoni.
Forti di tutto ciò - e di molto altro ancora - abbiamo confezionato questo numero estivo di NeXT. Siamo ormai giunti all’iterazione 05, e abbiamo deciso di onorare i nostri pazienti lettori e generosi collaboratori con una ridefinizione dei punti cardinali del Manifesto del Connettivismo. Sulla scia del cambio di stagione, penserà qualcuno. Forse è vero, ma solo in parte: di comune accordo, abbiamo convenuto che fosse giunto il momento di scrollare dalle spalle del documento programmatico del movimento quella patina di antico e obsoleto che lo aveva reso ostico (seppure affascinante) ai più. Futuro, è questa la parola d’ordine del connettivismo: d’ora in avanti, assalto al futuro sarà la nostra regola.
A dimostrarlo ci sono le nostre consuete rubriche: non a caso Un altro orizzonte ospita una provocatoria riflessione sul ruolo dell’uomo e di Dio nell’ordine delle cose; non a caso in Tempi Moderni comincia una panoramica su uno dei temi di più scottante attualità, oltre che di più radicale ispirazione, della scienza teorica attuale: la prima delle tre puntate che dedicheremo all’argomento introduce i non addetti ai lavori al paradigma olografico, una teoria tanto sconcertante da echeggiare la visione esegetica di Philip K. Dick in un costrutto logico ineccepibile quanto inverificabile... Idee e astrazioni che sembrano avere più di un debito verso un altro dei grandi ispiratori del connettivismo, il maestro di folgorazioni e visioni William Blake. Ma quale posto per il connettivismo nella prospettiva del tempo? Zoon cerca di definirne il ruolo in relazione al nostro presente quotidiano in Frame e Focus, per poi spingere la meditazione verso le sue ultime implicazioni future in Zoom.
E poi, dulcis in fundo, ci sono i racconti, la vera anima della nostra rivista. L’iterazione 05 segna il ritorno sulle nostre pagine di due connettivisti della prima ora come Ubi e Darren Frei che ci offrono, ognuno dal suo personale punto di vista, l’esito di una medesima esperienza interiore come solo può essere una discesa negli inferi. Ma questo numero segna anche, finalmente, l’esordio sulle nostre pagine narrative di un altro fiero propugnatore del movimento, da diversi anni ormai attivo nel settore con una delle migliori webzine fantascientifiche in circolazione. Chi conosce Continuum, avrà capito di chi stiamo parlando: il suo curatore, fedele alla linea del manifesto, ha deciso di firmarsi con uno pseudonimo e ha scelto come identità quella di ρ, per regalarci dopo un paio di visioni poetiche un racconto degno della sua statura come è Neuronica. E a chiudere l’offerta ci sono, come da consuetudine, tre racconti di noi redattori della rivista, Pykmil, X e Zoon.
Ci piace credere che, mentre leggerete queste righe, starete bramando un fiato di brezza serale immersi nella calura di una spiaggia assolata e, magari, poco affollata. Un cielo azzurro e incandescente racchiuso dall’orizzonte e, in sottofondo, lo sciabordio delle onde del mare sull’arenile. Speriamo in ogni caso che NeXT sappia rivelarsi meritevole della vostra compagnia, riuscendo a onorare la vostra attenzione per tutta la durata delle vacanze. Si va in ferie dalla vita di tutti i giorni, ma non dall’Accademia dei Sogni.