In esclusiva per i lettori di
Next-Station.org, il grande
Giuseppe Lippi rilegge il capolavoro di
Stanley Kubrick, di cui ha da poco curato il fondamentale
Dizionario ragionato (Editore Le Mani), e ci regala un soggetto per un
2001 odissea nello spazio alternativo. Un
divertissement che rasenta il gioco ucronico e che regalerà più di un brivido di piacere agli amanti della fantascienza e del paradosso. Come sarebbe stato il film forse più importante nell'immaginario del XX secolo, se il suo regista si fosse ispirato a un racconto di
Arthur C. Clarke diverso da
La Sentinella? Basandosi su
I nove miliardi di nomi di Dio prova a darci una risposta l'eclettico curatore di "Urania", alla sua iniziazione da connettivista. - GDM