L’orrore della guerra è una costante nell’universo letterario di
Umberto Bertani, milanese classe 1964 ("Ho iniziato alle medie, imbrattando fogli quadrettati" scrive, "ora imbratto pixel, ma l’entusiasmo è il medesimo"). Se nei racconti
Border e
Ultima corsa (pubblicati rispettivamente in
Next 01 e
05 nel 2005 e nel 2006), Bertani aveva presentato un orrore covare in attesa di prede umane, qui raggiungiamo un nuovo livello nell’escalation cosmica della devastazione. La sete di morte vive trasfigurata nello spettro di un’inesorabile entità sovrannaturale che non è disposta a perdonare nessuno, umani o alieni. Con un ritmo adrenalinico, l’autore ci spinge in una corsa alla scoperta dell’inferno che ci attende. Nel passato come nel futuro.
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