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The Great Beyond
Questo racconto aggiunge un altro tassello allo scenario narrativo che Umberto Pace (nato ad Abbiategrasso nel 1966, residente a Milano, dove lavora come programmatore) va delineando da tempo, come ricorderanno i lettori di Next che hanno letto Credo in un solo dio sull’Iterazione 03 della nostra rivista cartacea (inverno 2005). Qui siamo in territori più introspettivi, con un lavoro di cesello sulla lingua chiamata a inseguire le scorribande di una mente distorta. L’intercapedine tra i muri è il punto di partenza per una riflessione esistenziale intrisa di angoscia. Non ci siamo chiesti tutti, almeno una volta nella vita, che cosa vi si nasconda? Allora forse la devianza mentale è ben più frequente di quanto ci piacerebbe credere a beneficio della tranquillità della nostra coscienza…
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L'urlo

di Umberto Bertani

L’orrore della guerra è una costante nell’universo letterario di Umberto Bertani, milanese classe 1964 ("Ho iniziato alle medie, imbrattando fogli quadrettati" scrive, "ora imbratto pixel, ma l’entusiasmo è il medesimo"). Se nei racconti Border e Ultima corsa (pubblicati rispettivamente in Next 01 e 05 nel 2005 e nel 2006), Bertani aveva presentato un orrore covare in attesa di prede umane, qui raggiungiamo un nuovo livello nell’escalation cosmica della devastazione. La sete di morte vive trasfigurata nello spettro di un’inesorabile entità sovrannaturale che non è disposta a perdonare nessuno, umani o alieni. Con un ritmo adrenalinico, l’autore ci spinge in una corsa alla scoperta dell’inferno che ci attende. Nel passato come nel futuro.
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Un racconto inedito di Fernando Fazzari, composto con l'intento di omaggiare la memoria di quel grande testimone e cronista della provincia profonda e abbandonata che è stato Breece D'J Pancake. Se Pancake avesse scritto fantascienza, forse il suo lavoro sarebbe somigliato a questo. O forse no. Lo spirito che vibra sotto la pagina, quel flusso di elettroni che dallo schermo si traduce in segnali chimici nel nostro sistema nervoso, e quindi in grumi di emozioni, risente sicuramente della medesima ispirazione. Bisogna esserci stati, per avere una misura di certi luoghi. Talvolta, però, non basta nemmeno esserci cresciuti per capirli.
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Questo racconto è un esperimento ballardiano. Ma non solo. La sua stesura risale al 2004 ed è un omaggio per commemorare un anniversario. Terre morte vide la luce sul numero 0 di NeXT, quando tutto ciò che oggi conosciamo stava appena avendo inizio e non esisteva che in potenza. Oggi mi sono deciso a riprenderlo in mano per le stesse ragioni che mi spinsero a scriverlo. E' stata l'occasione per immergermi nel passato, ma anche per rimettere mano ad alcuni passaggi un po' arrugginiti. Questa nuova incarnazione di un sentimento covato a lungo, che ancora persiste sotto le ceneri, vede adesso la luce elettronica della rete. E il ciclo della vita e della morte, dell'estinzione e della rinascita, può proseguire.
All’inizio sembrò che nessuno potesse togliersi dalla mente il lento e inesorabile compiersi di quell’apocalisse cosmica. Tutti pensavamo che non avremmo mai dimenticato quella notte, la notte in cui tutto cambiò.
Un esperimento a cui ho entusiasticamente aderito; un appello lanciato da Kalt Winter di www.webtrekitalia e visibile su http://www.webtrekitalia.it/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=367.
Funziona così. Scegliti una vita. Scegliti un pianeta. Scegliti degli amici, una donna, un lavoro. Scegliti una casa. Scegliti un inizio, scegliti una fine. E aspetta il tuo momento. Al resto pensiamo noi. Direttive, supporto logistico, comunicazioni informali, assistenza: ci teniamo al fatto che i nostri uomini riescano a sentirsi sempre a casa, noi.
Noi chi?
La Banda Nova.
Come sarebbe a dire tu chi saresti? Uno dei nostri, ovviamente.
Sei un Agente Nova.
Movimento I - Lady Caotica
Movimento II - Reprise
Movimento III - Shining_black
Si incamminò con passo strascicato e sofferente. La bomba l’aveva risparmiato ma il suo corpo era stato comunque consumato dalle radiazioni, dal calore e dalla violenza della detonazione.

India

di Abate degli Stolti :: Fantascienza

Amitav Jaipur si svegliò di soprassalto. Gli capitava sovente, la notte prima di un’attuazione. Forse era colpa dello stress o più semplicemente...
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